Usa 2016
Bill Clinton e mamme di neri uccisi a convention democratica Usa
Previsto anche il voto dei delegati su nomination Hillary
New York, 26 lug. (askanews) - La seconda giornata della convention democratica statunitense a Philadelphia si preannuncia ricca di temi e interventi di personaggi di primo piano come la prima, caratterizzata soprattutto dalla presenza della first lady Michelle Obama e del senatore Bernie Sanders, che ha invitato i suoi sostenitori a votare per Hillary Clinton, a cui ha conteso la nomination del partito; i veri protagonisti della serata sono stati proprio i fan del senatore del Vermont, ancor meno convinti di votare per l'ex segretario di Stato dopo la pubblicazione di e-mail private da cui è emersa la volontà di molti esponenti del partito di favorire Clinton alle primarie, per cui il Comitato nazionale democratico si è scusato ufficialmente con Sanders.
L'attesa maggiore per questa sera è per il marito di Hillary, l'ex presidente Bill Clinton, capace di pronunciare discorsi memorabili alle convention democratiche, secondo il New York Times, come quello di quattro anni fa in difesa del presidente Barack Obama. Questa volta, naturalmente, c'è inoltre l'aspetto ancor più personale.
Il tema centrale della seconda serata sarà la battaglia che Clinton combatte da decenni a sostegno di famiglie, bambini e donne. Parleranno le 'Mothers of the Movement', il gruppo di sette madri di afroamericani diventati, con la loro morte, dei simboli che hanno ispirato il movimento 'Black Lives Matter', che si batte per i diritti dei neri. Delle sette vittime rappresentate da queste donne, quattro sono state uccise dalle forze dell'ordine, tra cui Michael Brown, la cui morte scatenò le proteste nella città di Ferguson. Alcune di queste mamme hanno già partecipato a eventi di campagna elettorale di Clinton, affermando che si tratti del miglior candidato per una riforma della polizia e per prevenire le violenze commesse con armi da fuoco.
Sarà anche la giornata del voto dei delegati, atto solitamente simbolico che, però, potrebbe trasformarsi in un atto di forza dei sostenitori di Sanders, per nulla intenzionati ad acclamare Clinton come candidata del partito alle presidenziali dell'8 novembre. Nel 2008, dopo aver perso le primarie contro Barack Obama, Clinton fermò a metà la 'roll call', ovvero il voto dei delegati, Stato per Stato, chiedendo che la candidatura di Obama fosse approvata per acclamazione.
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