BORSANO
«Bimbi, non entrate al circo»
Scatta la protesta animalista prima dello spettacolo. Momenti di tensione
«Bambini, gli animali del circo piangono». Sotto, l’elefantino Dumbo è in lacrime. «Il tuo divertimento, la loro sofferenza. Il tuo biglietto, la loro condanna», recitano altri cartelli branditi da una quarantina di attivisti per i diritti degli animali, ieri pomeriggio all’ingresso del Campone di Borsano, dove è accampato il Circo Orfei. «Fuori tendone. Dentro prigione», è lo slogan su cui è stata ingaggiata una guerra di decibel. Da un lato gli animalisti con il megafono, a pochi metri il furgoncino dei circensi, a ripetere un mantra opposto, quello che nei giorni scorsi annunciava per Busto le attrazioni del circo, con particolare enfasi sulla presenza di animali rari, come la tigre siberiana. Indignati, un gruppo di giovani e giovanissimi, studenti e lavoratori si è organizzato sotto il nome di “Contro ogni gabbia”, per un presidio spontaneo a cui si sono aggregate la Lav, i Cani Sciolti, che a Mesero gestiscono una fattoria dedicata ad animali sottratti al maltrattamento, Agis-Giustizia per Sasha e Iene Vegane, allo scopo di sensibilizzare chi porta i bimbi al circo anche tramite un fumetto distribuito loro, che illustra la brutalità con cui un elefantino è costretto ad eseguire i numeri.
Mentre gli attivisti propongono spettacoli alternativi di giocoleria, i tentativi di alzare la tensione non sono purtroppo mancati. Una specie di Ape ha più volte tentato di intimidire i giovani passando e ripassando a un palmo dalle loro gambe come se nulla fosse, finché le forze dell’ordine, presenti in una decina tra polizia e carabinieri, non gli hanno intimato di smetterla, facendogli una contravvenzione. Altri del circo hanno poi accusato a gran voce di essere stati oltraggiati dopo avere rimproverato ad un paio di attivisti il suono di una sorta di corno himalayano nelle vicinanze della biglietteria. Intanto, chi voleva entrare nel circo è entrato, ma sono bastate due famiglie convinte delle ragioni dei manifestanti a rincuorare i giovani: «Abbiamo organizzato altre due manifestazioni a Legnano e stiamo monitorando Saronno e Varese. Dalla prima stiamo vedendo che la nostra azione va riscuotendo successo e ce ne rallegriamo», ha affermato Simone Scarioni portavoce di Contro ogni gabbia. Anche Francesco Caci della Lav è compiaciuto e ricorda la petizione per abolire l’uso degli animali nei circhi: «Una istanza condivisa anche dal ministro Enrico Franceschini, che ci sta dando speranza che l’Italia finalmente si accodi alle numerose nazioni che hanno detto no ad una forma di spettacolo inqualificabile».
© Riproduzione Riservata