INQUIETANTE
Bimbo folgorato dal palo della luce
Misterioso incidente in via Pergolesi: in ospedale il piccolo, 6 anni, e la madre incinta. Per fortuna non sono gravi, ma l’energia sprigionata dal lampione avrebbe potuto fare danni ben più seri
Folgorato da un palo della luce, un palo piantato all’angolo di via Pergolesi che per ragioni ancora arcane rilasciava scariche elettriche da 220 volt. È vivo perché ha un angelo custode davvero attento il bimbo di sei anni che martedì 13, intorno alle 10.30, ha preso una scossa potentissima mentre con la mamma camminava verso largo Giardino.
Avvicinandosi al lampione, a quanto pare senza nemmeno toccarlo, è stramazzato a terra, come privo di coscienza, con gli occhioni azzurri fuori dalle orbite e la pupilla completamente dilatata. La madre - incinta - lo ha soccorso immediatamente, ma il corpo umano è un buon conduttore di elettricità e così è rimasta fulminata pure lei, anche se in modo più tenue. Sta di fatto che entrambi sono stati portati in ospedale. Il piccolo tremava ancora quando i medici del pronto soccorso l’hanno visitato e non dalla paura, bensì dal voltaggio che lo ha sconquassato. Alla fine la prognosi è di un solo giorno per lui, la madre invece dovrà tornare oggi per ulteriori accertamenti: essendo in una delicatissima fase della gravidanza, i rischi per il feto sono alti. Allertati dalla donna, sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale e i tecnici dell’Enel.
Prima considerazione: il lampione è di ultimissima generazione, di quelli che si attivano con i sensori della luce e che illuminano con i led. In questo caso non si può quindi chiamare in causa la vetustà dell’impianto.
Secondo: il pozzetto di ispezione, il tombino insomma, era saldato e quindi non è stato possibile sollevarlo per andare alla radice della dispersione di energia.
Sicché si è proceduto all’interruzione della fornitura di corrente, ieri sera l’angolo con via Petrella è rimasto al buio.
Ma è il minore dei mali pensando a quel che sarebbe potuto accadere al bambino.
«Non appena possibile presenteremo un’istanza di accesso agli atti per capire di chi siano le responsabilità», annuncia l’avvocato Angelo Murdolo a cui si è rivolta la famiglia del bimbo.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 14 giugno
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