L’APPELLO
«Borsano sta morendo»
Il leghista Livio Pinciroli: «Bivacchi invece dei negozi: riaprite piazza Toselli»
Fosse per lui, cambierebbe il nome a piazza Toselli trasformandola in piazza Pinciroli, «se non altro perché lì c’è cresciuta tutta la mia famiglia, mio papà aveva la macelleria, mio cugino il negozio da fiorista e mio zio la tabaccheria». Però, battute a parte, il consigliere comunale leghista Livio Pinciroli cambierebbe prima di tutto la viabilità. «È giunto il momento di guardarsi attorno e ammettere che la scelta compiuta di pedonalizzare il cuore del rione è stata un fallimento. E neppure la correzione in corsa di qualche anno fa, con cui si è aperto un piccolo varco per le auto, è servita a qualcosa».
Il risultato, stando all’esponente politico di Borsano, «è che oggi tantissimi negozi sono morti e gli altri fanno una fatica pazzesca a stare a galla. Allo stesso modo la piazza si sta popolando sempre più di bivaccatori, soprattutto stranieri, ovvero presenze che non portano niente se non problemi, anche perché invitano gli altri a non frequentare la zona».
Giunti a questo punto, resta una sola cosa da fare: «L’amministrazione pubblica deve essere capace di riconoscere i propri errori e quindi correggerli. Oggi esiste un’unica via d’uscita al problema che è stato creato ai tempi del sindaco Luigi Rosa, ovvero riportare le cose com’erano in passato». Quindi nulla a che fare con l’ipotesi esaminata da Emanuele Antonelli poche settimane dopo il suo insediamento. «Assolutamente no, i correttivi leggeri rischiano di provocare altri danni ancora. Serve invece rendersi conto che il quartiere è in pesante sofferenza e che prima si stava meglio, quindi si riporti il traffico di auto che esisteva in precedenza e si creino i vecchi parcheggi, in modo che la gente possa transitare liberamente, fermarsi per compere e commissioni e, in questo modo, ripopolare con forze sane un’area che altrimenti finirà in totale degrado, pure urbanistico, se non si farà in fretta».
L’esperimento, stando alla valutazione del consigliere padano, è stato disastroso «perché è stato pensato come se il centro di Borsano fosse quello di Busto. Ma la conformazione e le dinamiche di una periferia sono molto differenti; non ha grande senso creare una zona pedonale forzosamente se poi alla fine nessuno la frequenta. E mi auguro anche che, togliendo tutti gli impedimenti viabilistici che sono stati creati, si metta mano anche alla viabilità circostante, anche in questo caso copiando quello che c’era prima, senza soluzioni fantasiose, ma facendo in modo che chi arriva da viale Boccaccio e da via Canton Santo possa attraversare agevolmente la piazza Toselli, Non succederà nulla di grave, vedrete, semmai accadrà che Borsano riavrà il centro vissuto come una volta».
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