IL BRUTO
Botte alla moglie incinta. Manette
Trentenne arrestato dai carabinieri dopo l’ennesima violenza sulla consorte
Ha avuto il coraggio di chiedere aiuto dopo sei mesi di violenze, frutto di una rabbia incontrollata. E alla fine, sono stati i carabinieri a separarla da un marito violento, dalle sue bestiali reazioni che culminavano nelle botte.
Una donna di 25 anni, di nazionalità marocchina, è stata ricoverata e poi dimessa con una prognopsi di dieci giorni dal Pronto soccorso dell’ospedale di Busto Arsizio. Lividi sulla carne e non solop? Certo ma anche il timore che quelle botte abbiano potuto ledere il suo bene più prezioso: il figlio che da tre mesi la donna porta in grembo.
L’uomo, un trentenne pure marocchino, è stato ammanettato e portato fuori dell’abitazione che fino alla notte tra ieri, lunedì 27 e oggi, martedì 28 novembre, divideva con la moglie. Avrà di che sbollire la propria rabbia in una cella del carcere di Busto Arsizio, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria dalle prime luci dell’alba.
Articolo sulla Prealpina di mercoledì 29 novembre.
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