COMMISSARIATO DI GALLARATE
Botte e rapina, preso un anno dopo
Risolte le indagini per un violento colpo avvenuto in gennaio ai danni del conducente di un furgone: in carcere un comasco
Chiusa l’indagine, arrestato un comasco di 45 anni responsabile di una rapina compiuta ai primi giorni del 2016 a Gallarate.
Il 4 gennaio scorso, infatti, mentre era in auto a Gallarate, l’uomo prese di mira il conducente di un furgone che aveva visto accostare accanto a uno sportello bancomat. Dopo un inseguimento per le strade della città, il comasco era riuscito a bloccare la sua vittima e, l’aveva malmenato e, mandato in frantumi con un cric il finestrino del furgone, si era fatto consegnare lo smartphone ed era fuggito.
Alla povera vittima era rimasto poco altro da fare che dare l’allarme alla Polizia, e poi recarsi in Pronto Soccorso, dove gli venivano diagnosticati venticinque giorni di prognosi per contusioni al volto ed in altre parti del corpo per testate, pugni e morsicature.
Non aveva potuto cogliere né la targa né particolari elementi utili ad avviare le indagini, ma pochi giorni dopo il malvivente aveva incautamente iniziato ad utilizzare il telefono della vittima. Gli agenti del commissariato, grazie al riscontro del traffico telefonico, hanno ristretto la rosa dei sospettati ed hanno potuto proporre alla vittima un riconoscimento personale, coronato da successo.
Sulla base di questi gravi indizi la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip l’ordine d’arresto: l’uomo è stato rintracciato nell’abitazione degli anziani genitori, dove gli agenti hanno ritrovato la simcard utilizzata dopo la rapina, ma non il telefono, probabilmente rivenduto nel frattempo. L’arrestato dovrà rispondere di rapina e lesioni pluriaggravate, oltre che del danneggiamento del furgone e del porto ingiustificato del cric usato quale arma impropria.
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