CONTRO LA CRISI
Botteghe da riaprire, ecco gli incentivi
Bando regionale al quale ha aderito il comune. Nel progetto anche la riqualificazione di via Robbioni
Via Robbioni è l’emblema del commercio che cambia, che si dirada. Un tempo era costellata di bar, della famosa libreria Veroni, di una pizzeria rinomata. Ora, è rimasto poco o nulla. Eppure... Si trova a due passi dal centro storico, anzi è l’anello di congiunzione tra la zona del Comune (via Sacco) e l’isola pedonale. Si annuncia però una svolta, o meglio questo è l’auspicio di Palazzo Estense che è pronto ad investire sulla riqualificazione della via e sulla rinascita dei negozi. L’occasione arriva da un bando regionale, denominato “Stop@ 2020”, al quale il Comune di Varese ha aderito con una serie di progetti (candidati al finanziamento) che hanno come filo conduttore il rilancio del commercio e soprattutto «la ricollocazione dei negozi sfitti». Il budget complessivo è da 200.000 euro, di cui 100.000 dalla Regione, 50.000 dal Comune e la restante parte a carico dei privati che beneficeranno dei contributi. L’iniziativa, in termini di presentazione delle domande e quindi accesso ai fondi, scatterà a marzo.
Per via Robbioni sono previsti «la sistemazione del tracciato stradale e l’abbattimento delle barriere architettoniche», questo nell’ottica di «consentire la ripresa di una zona oggi altamente penalizzata dalla sua inaccessibilità». Ma c’è di più: verranno anche sostituiti gli impianti di illuminazione pubblica, convertendo i lampioni a Led. Più luce, maggiore sicurezza.
Oltre a via Robbioni, il piano contempla piazza Repubblica dove verranno collocate strutture per bambini (giochi) e anziani (panchine?) al fine di restituire questo segmento della città alla popolazione meno turbolenta. Il progetto è stato approvato dalla giunta comunale, guidata dal sindaco Davide Galimberti, su proposta dell’assessore Ivana Perusin, e supportato dal Distretto urbano del commercio (Duc). Due terzi o poco meno del totale verranno destinati alla ristrutturazione dei negozi vuoti, inutilizzati. Chi li sistemerà, inserendo un’attività commerciale o artigianale, avrà un contributo variabile dal 65 all’80% sulle spese sostenute.
Vares, insomma, si sta muovendo per dare rinnovato impulso al commercio in declino.
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 17 novembre
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