Migranti
Bruxelles a Paesi dell'Est: risposte su ricollocamenti di migranti dall'Italia entro un mese
Altrimenti possibile procedura di infrazione o Corte di Giustizia
Roma, 26 lug. (askanews) - La Commissione europea ha inviato oggi "opinioni ragionate" a Repubblica ceca, Ungheria e Polonia sul "mancato rispetto dei propri obblighi giuridici sui ricollocamenti" di migranti da Italia e Grecia e i tre Paesi hanno ora "un mese di tempo" per rispondere alla Commissione. In caso contrario, o se la risposta non sarà soddisfacente, Bruxelles potrebbe fare scattare una procedura di infrazione o mandare il caso alla Corte di Giustizia europea. In genere in questi casi sono previsti due mesi di tempo.
"Malgrado le ripetute richieste di azione e il lancio di procedure di infrazione da parte della Commissione il mese scorso, questi tre paesi continuano ad essere in violazione dei loro obblighi giuridici e hanno mostrato mancanza di impegno nei confronti della Grecia, dell'Italia e di altri Stati membri", si legge in una nota della Commissione, in cui si precisa anche che il Collegio dei Commissari ha discusso oggi "i progressi in materia di ricollocazione e reinsediamento, mostrando solidarietà con l'Italia nella gestione delle migrazioni lungo la via del Mediterraneo centrale".
Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker in una lettera inviata ieri al premier Paolo Gentiloni ha annunciato la costituzione di un "gruppo di contatto permanente" per una "rapida risposta operativa" all'emergenza dei migranti. Juncker ha spiegato anche che la Commissione è pronta a mobilitare 100 milioni di euro per l'attuazione della legge Minniti.
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