EVENTO
Busto premia i cittadini "migliori"
Encomi e benemerenze: la festa del patrono, San Giovanni, è diventata l'occasione per esaltare l'imprenditoria coraggiosa di ieri e oggi. Civica benemerenza a Enrico Dell'Acqua.
La speranza poggia su solide radici e allora, visto che per il sindaco Gigi Farioli è «inammissibile che fra i cittadini illustri non ci fosse il pioniere dell’export bustocco», la civica benemerenza va un secolo dopo ad Enrico Dell’Acqua.
Ma la speranza poggia anche su esempi concreti e attuali, come quello di Luca Spada che, «con tenacia, intuito, genialità, passione, spirito imprenditoriale e audacia al limite dell’incoscienza» ha costruito un colosso della rete e del wireless come Ngi, creando Eolo. Ed è quindi lui il Bustocco ad honorem scelto dalla Famiglia Bustocca «anche perché - precisa la Regiù Chiara Massazza - nella sua realtà i giovani talenti hanno occasioni di formazione e professionalizzazione».
E poi, se per Farioli bisogna imparare a «guardare il mondo con gli occhi di un bambino», non solo l’immagine simbolo della patronale cittadina scelta da monsignor Severino Pagani (che poi celebra in basilica la messa solenne) è quella del piccolo Gesù con San Giovannino, ma proprio un ragazzino diventa protagonista per qualche minuto della mattinata delle benemerenze. E’ Jacopo Sartori, che legge il messaggio di mamma Francesca Romana Grati, la ricercatrice, biologa e genetista dell’Istituto Toma (impossibilità a essere presente perché chiamata a un seminario scientifico internazionale) in cui esprime «l’orgoglio di rappresentare Busto nel mondo» e il grazie per il premio “Difendere e garantire il futuro”, intitolato allo stesso Dell’Acqua (che prevede pure un ringraziamento particolare a Stefano Marchionna).
E’ una mattinata intensa quella che brilla sotto un bel sole nel suggestivo parco di villa Ottolini Tosi. Ci sono tante autorità, ci sono le persone eccelletti scelte per essere premiate. E allora ecco che nel segno del “Principe Mercante” (il cui premio viene ritirato dal discendente Giuseppe Enrico Dell’Acqua Corradi) la Giornata del Ringraziamento diventa occasione per esaltare l’imprenditoria coraggiosa, di ieri e oggi.
«La speranza - dice Farioli - è far capire che, se la città ha prosperato in 150 anni di storia, è perché al centro dell’azione non c’è solo il capitale, bensì la forma mentis di chi lo gestisce». Così la cerimonia segue un suo chiarissimo fil rouge, inseguendo quel tributo alle tradizioni operose che per Farioli «è soprattutto una necessità per un popolo che sfida le difficoltà dell’oggi e si prepara alle scommesse del domani», sempre «con spirito dell’innovatore».
Il primo cittadino si ritaglia anche qualche spazio personale nell’ultima festa di San Giovanni della sua carriera alla guida del municipio: «Rivolgo il mio grazie a tutti quelli che mi hanno consigliato, aiutato ma pure pungolato per costringermi a riposizionare le vele e ripartire alla scoperta dei mari».
Quando consegna un attestato al presidente della Provvidenza Ambrogio Gobbi, il pittore Ilario Balì gli dona un ritratto mentre è in fascia tricolore. «Non vorrei portasse male», scherza. Ma poi si mette in posa al suo fianco, a chiosa di una patronale speciale. Soddisfatto del risultato.
© Riproduzione Riservata