Francia
Calais, seconda notte all'addiaccio per centinaia minori migranti
Ostaggio del braccio di ferro tra Londra e Parigi su accoglienza
Roma, 28 ott. (askanews) - Seconda notte in strada per un centinaio di migranti minorenni, che, sloggiati dalla "giungla" di Calais, non sono stati ammessi nei ricoveri riservati ai minori non accompagnati, in mancanza di documenti che attestino la loro età. Oggi è intervenuto anche l'Alto Commissariato ai Rifugiati dell'Onu che ha chiesto alla Francia di garantire degli "alloggi adeguati" ai richiedenti asilo della "giungla" di Calais.
Ostaggio del braccio di ferro tra Parigi e Londra sulla loro accoglienza, questa mattina molti di loro si aggiravano infreddoliti nella zona sud dell'accampamento, quella che era stata smantellata a marzo. Alcuni hanno dormito in strada, altri nei pressi della chiesa e della moschea situate non lontano, secondo l'associazione di volontari Care 4 Calais.
La gran parte ha trascorso anche la notte precedente all'addiaccio, assieme ad altre decine di migranti che non sono voluto salire sui bus, nella speranza di riuscire ancora a raggiungere l'Inghilterra.
Il governo di Londra, a seguito delle pressioni di diverse ong, ha invitato la Francia a proteggere i minori ancora bloccati nella zona di Calais, le cui situazioni familiari sono ancora al vaglio delle autorità britanniche preposte ai ricongiungimenti. Le autorità francesi si sono dette "sorprese" dalla richiesta di Londra e hanno invitato il "Regno Unito ad assumersi rapidamente le sue responsabilità e ad accogliere i minori".
Le operazioni di smantellamento della cosiddetta "giungla", che ospitava tra i 6 e gli 8mila migranti, sono iniziate lunedì e si sono concluse, secondo le autorità francesi, l'altro ieri sera con la partenza degli ultimi bus di volontari verso diverse destinazioni in Francia e con l'entrata in azione delle ruspe per radere al suolo la bidonville. Secondo le autorità francesi circa 1.500 miniori sono stati ospitati nel centro di accoglienza provvisorio allestito a Calais, mentre 4.500 adulti e famiglie sono stati trasferiti.
(fonte afp)
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