Confindustria
Calenda: no al protezionismo e no a operazioni predatorie
Acquisizioni dall'estero fondamentali per la crescita
Roma, 24 mag. (askanews) - No al protezionismo ma no a pratiche e comportamenti predatori. Il ministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda, dal palco dell'assemblea annuale di Confindustria rivendica la strategia seguita dal governo italiano, incentrata sul "liberismo pragmatico". L'Italia è "in prima linea nel sostenere gli accordi di libero scambio così come siamo i più intransigenti quando si tratta di difendere l'industria europea dai rischi di comportamenti scorretti".
Dunque "no al protezionismo - afferma Calenda - ma assertività nella difesa da comportamenti scorretti o predatori". Calenda torna anche sul tema della difesa degli interessi nazionali ricordando che proprio l'anno scorso davanti alla platea degli industriali disse che "non devo difender l'italianità delle imprese ma le imprese italiane: e per me un'impresa è italiana quando opera, investe e dà lavoro in Italia. Confermo quanto detto parola per parola".
Calenda quindi sottolinea che gli investimenti esteri, ovvero le acquisizioni, sono fondamentali per far crescere l'Italia. Altra cosa però è subire operazioni opache o predatorie che possono paralizzare la gestione di un'azienda o depauperare il patrimonio tecnologico del paese".
Il ministro difende la norma proposta cosiddetta "antiscorrerie", "una norma non retroattiva, né tantomeno disegnata per singoli casi aziendali".
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