IL CASO
Camera iperbarica: firme per riaprirla
Comitato spontaneo lancia una petizione, oltre 150 adesioni in poche ore. Il centro lavenese chiuso dai Nas per "carenza di requisiti e controlli interni"
In merito alla sempre più probabile chiusura per l'unica camera iperbarica del Varesotto, collocata al Centro Iperbarico di via Bellorini a Laveno Mombello, arriva una nota dell'Asl di Varese a fare chiarezza.
Dopo le preoccupazioni e le accuse rivolte dai dipendenti e dirigenti che hanno tirato in ballo la stessa Asl per quella che è stata definita eccessiva lentezza burocratica, l'azienda sanitaria ha prontamente risposto che «si è proceduto alla sospensione temporanea dell'autorizzazione e dell'accreditamento del Centro di Medicina Iperbarica del Verbano perché in occasione dei sopralluoghi effettuati anche in collaborazione con il NAS dei carabinieri, sono emerse carenze nei requisiti e nei controlli interni, tali da comportare rischi per la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori».
Sono pertanto in corso sia un procedimento di tipo tecnico-amministrativo sia un procedimento penale. I provvedimenti sono stati presi per garantire prestazioni in sicurezza rispetto ad attività e apparecchiature che richiedono particolare cautela d'uso, manutenzione e presenza del necessario personale. Si afferma inoltre che quanto in corso è «un atto dovuto per garantire il proseguimento dei trattamenti in condizioni adeguate e in sicurezza sia per i pazienti che per il personale del centro».
Non vi è quindi, precisa la nota emessa dall'Asl, alcuna difficoltà tecnica da parte dell'Azienda stessa, cui semmai sta a cuore la sicurezza di tutti, lavoratori e pazienti.
Visto che la struttura è particolarmente importante per i pazienti in caso d'inalazione di fumo negli incendi, o per i sub in embolia in caso di immersioni, resta quindi la speranza di un rapido riavvio del Centro Iperbarico lavenese. Naturlamente dopo che la situazione di sicurezza sarà stata ripristinata.
Sulla vicenda, intanto, si sta sempre più allargando lo stupore e il malcontento. E non mancano le iniziative: in poche ore sono più di 150 le adesioni a una raccolta di firme organizzata da un comitato spontaneo, mentre la neonata pagina facebook "Salviamo il centro di medicina iperbarica del Verbano", nata mercoledì 27, ha già 130 iscritti.
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