IL CASO
Capre pranzano al cimitero
Rabbia al camposanto di Arnate: ovini fuori controllo mangiano i fiori dei defunti
Animali e cimiteri: la strana coppia ultimamente fa notizia a Gallarate, dove qualche settimana fa alcuni residenti del rione Azalee hanno segnalato un evento a dir poco curioso.
Delle capre, che si dice vengano allevate nei dintorni del camposanto, hanno l'abitudine ogni tanto di concedersi qualche momento di libertà per rifugiarsi fra le tombe e consumare un inedito spuntino: mangiare i fiori messi a ricordo dei defunti dai rispettivi parenti.
Non si tratta solo di una voce di quartiere.
La notizia è emersa anche in una recente riunione della Commissione sicurezza nel quartier generale della polizia locale, in via Ferraris. Qui, si è parlato di due questioni che interessano quell'area, in parte intrecciate.
E' stata segnalata al sindaco Edoardo Guenzani e al comandante Antonio Lotito, la presenza in via delle Betulle e via dei Salici di alcune costruzioni che potrebbero essere state realizzate senza le licenze necessarie. Qualcuno ha parlato di «grossi agglomerati, nelle vicinanze del passaggio dell'autostrada».
Proprio qui, avrebbero trovato posto anche le famose capre, viste diverse volte da alcune donne al cimitero. I disagi però sarebbero diversi e tempo fa è stato segnalato anche un principio di incendio in uno dei capanni.
Il comandante Lozito ha reso noto che sono in corso degli accertamenti, oltre all'intensificazione dei controlli sia nel rione Azalee sia in generale in tutti i quartieri della città, secondo una calendarizzazione precisa.
Nel frattempo, c'è chi segnala anche una storia che parla di gatti randagi in un altro cimitero, quello del capoluogo, in viale Milano. Ne ha parlato l'associazione Amici Mici qualche giorno fa, descrivendolo come uno dei suoi interventi più onerosi degli ultimi tempi. «Siamo stati chiamati da alcune gattare anziane, che nutrono una colonia al cimitero di Gallarate. Ci chiedevano di sterilizzarli per limitarne il numero, dal momento che molte persone iniziavano a lamentarsi per la loro presenza, che "deturpava e insozzava le tombe..." - raccontano in una nota diffusa sulla loro pagina Facebook -. Poiché ci riferivano di 5 o 6 gatti, abbiamo deciso di agire subito e abbiamo mandato una volontaria in loco. Purtroppo i mici erano molti di più e dopo due settimane di appostamenti e catture, il bilancio è stato di sedici adulti e un cucciolo catturati. Quindici adulti sono stati sterilizzati subito, per alcuni di loro si è reso necessario trattenerli in degenza perché necessitavano di cure maggiori».
Tra i trovatelli c'erano anche una mamma con il suo cucciolo quasi appena nato: un batuffolo bianco con gli occhioni blu, per il quale pare ci siano in lista d'attesa già molte persone interessante. Intanto per il gruppo che si occupa di prevenzione e lotta al randagismo, nonché di trovare famiglie ai gatti che non ne hanno una, continuano le richieste di azioni e sterilizzazioni. «Arriviamo dove possiamo con le nostre modeste forze, ma i problemi felini non finiscono mai». E' possibile contattarli per un aiuto: info@gruppoamicimici.it.
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