GRANDE FRATELLO
Case di riposo videosorvegliate
Via libera della Regione: stanziato un milione e 400mila euro di contributi per le telecamere. All’Ats Insubria 211.000 euro
Via libera della Commissione regionale Sanità alle telecamere di videosorveglianza all’interno di case di riposo e di strutture per disabili. Oggi, primo agosto, è stato dato, a maggioranza, parere favorevole al regolamento per l’assegnazione di contributi a favore appunto dell’installazione dei dispositivi di controllo. La Regione stanzia un milione e 400mila euro. La commissione, presieduta da Fabio Rolfi della Lega Nord, ha accolto alcune modifiche proposte dalla relatrice Elisabetta Fatuzzo, dei Pensionati. Il provvedimento ha come obiettivo quello di scoraggiare violenze e maltrattamenti a danno delle persone ospitate nelle residenze sanitarie assistenziali lombarde. Allo studio anche la possibilità di estendere l’impiego delle telecamere a scuole e asili. Il budget da un milione e 400mila euro viene ripartito tra le Ats (Aziende per la Tutela della Salute), che a loro riceveranno le domando di accesso al contributo da parte delle strutture interessate. All’Ats Insubria sono destinati 211.187 euro. L’importo massimo erogabile a ciascuna casa di riposo o di assistenza è di 15.000 euro; ogni progetto non potrà comunque essere finanziato oltre il 70% della spesa; verrà data inoltre priorità agli interventi che prevedono la presenza delle telecamere nelle aree comuni e nelle zone adiacenti la camere di degenza degli ospiti. A tutela della privacy, le immagini raccolte saranno criptate e l’accesso alle registrazioni sarà possibile solo su autorizzazione dell’Autorità giudiziaria in caso di avviso e notizia di reato. La Lombardia è la prima regione italiana ad approvare un regolamento sull’utilizzo del Grande Fratello nelle case di riposo e nelle strutture per disabili.
© Riproduzione Riservata