ALLA MANARA
Castiglioni a scuola di apnea da Genoni
Allenamenti in piscina - dal mago delle immesioni - per imparare a respirare meglio
Due stelle d’acqua che s’incrociano, due storie che s’intrecciano, due campionissimi di Busto Arsizio che si ritrovano in piscina per provare a raggiungere nuovi obiettivi.
Insolito ma stimolante l’incontro tra Gianluca Genoni e Arianna Castiglioni, con l’ex primatista mondiale di apnea che ha accettato di mettere la sua esperienza e le sue conoscenze a disposizione della ranista azzurra. Così mercoledì, dalle 8 alle 10, la collaborazione appena nata s’è già tradotta nel primo allenamento alla Manara. Lezioni d’apnea e, soprattutto, di respirazione. Per ora una volta a settimana.
Lungimirante Gianni Leoni, il coach della nuotatrice del Team Insubrika e delle Fiamme Gialle, deciso a provare una nuova strada per consentire ad Arianna di superare i suoi problemi d’asma. Ne ha parlato con il preparatore Andrea Vivian e immediato è stato il collegamento con Genoni, ovviamente legatissimo alla “sua” Busto.
«Arianna soffre di asma da sforzo - afferma Gianni Leoni, tecnico della Nazionale oltre che del Team Insubrika e della Sport Management - e, pur seguita da una broncopneumologa, quanto fatto sinora non ha portato a risultati apprezzabili. Mi sono reso conto di quanto Ari abbia difficoltà a gestire il proprio respiro, soprattutto sotto sforzo, così abbiamo cercato un’altra via. Sono certo che le tecniche degli apneisti possano rivelarsi vincenti».
Una tesi naturalmente sposata da Genoni, che già collabora con altri team di nuoto: «Ci siamo incontrati per la prima volta la scorsa settimana e oggi abbiamo fatto la prima sessione di allenamento in acqua. Quel che ho notato è che Arianna, come la maggior parte degli sportivi, non sa respirare in modo corretto. Imparare a riconoscere ed a gestire respirazione toracica e addominale, utilizzo del diaframma e della parte bassa dei polmoni può rivelarsi fondamentale per l’approccio alle altre discipline. Saper respirare durante la nuotata e tra le ripetute è importante ed è migliorabile. Quel che vorrei fare è prima di tutto lavorare sulla consapevolezza della respirazione, cioè far diventare automatica la respirazione corretta, in modo che quando Ari nuota, quand’è in affanno o concentrata su altre cose riesca a mantenere la giusta respirazione; e poi lavorare su tutte le parti del corpo coinvolte nella fase respiratoria: muscolatura toracica, mobilità delle spalle, elasticità del diaframma. L’idea è lavorare sull’approccio alla gara, su come respirare prima della competizione e poi durante la gara stessa per ottimizzare la performance. Anche la respirazione va allenata, occorre tempo per affinare la tecnica e rendere tutto automatico. Il terzo obiettivo è fare in modo che attraverso una corretta respirazione Arianna arrivi a rilassarsi, obiettivo non meno importante per chi fa agonismo ad alto livello».
Sorridente e già entusiasta la Castiglioni, che oggi stesso raggiungerà Roma dove venerdì e sabato sono in programma i Campionati italiani in vasca corta. «Avevo qualche timore ma l’approccio è stato più semplice del previsto; quel che abbiamo fatto mi ha rilassato molto e sono sicura che mi servirà tanto, soprattutto nelle fasi di recupero».
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