DATI INAIL
C’è la ripresa, aumentano gli infortuni
In nove mesi se ne contano 72 in più sul territorio provinciale. Salgono anche i numeri delle morti bianche
Dall’ultima rilevazione in ordine di tempo targata Inail, relativa ai primi 9 mesi del 2017, emerge un dato poco confortante: crescono infatti sia gli infortuni sia le morti sul lavoro in provincia di Varese.
Si erano avuti 7.221 infortuni fino al 30 settembre 2016; quest’anno, invece, nello stesso periodo, nel Varesotto ce ne sono stati 7.293, 72 in più, il che significa un aumento percentuale nell’ordine dell’1%. Capitolo morti bianche: se da gennaio-settembre 2016 erano stati pianti quattro lavoratori, tre uomini e una donna, età media 55 anni, nei primi tre trimestri del 2017 si sono contate sei vittime da lavoro, tutte di sesso maschile, età media 34 anni (quattro morti risultano essere di persone under 20, ndr). Purtroppo, però, questa triste contabilità a livello provinciale andrà aggiornata a fine anno, inserendo anche il decesso del titolare di una ditta di infissi di Lonate Pozzolo, che il 22 novembre è rimasto schiacciato mentre scaricava dei materiale da lavoro.
Il dato Inail relativo alla Lombardia non si discosta molto da quello della provincia di Varese. Anche a livello regionale, quest’anno c’è stato un aumento di incidenti e morti sul lavoro.
«Quella per la prevenzione degli incidenti sul lavoro è una battaglia che il sindacato conduce in maniera unitaria e che non ha mai tregua, nemmeno quando i numeri sembrano rallentare. Ancor di più ora che invece i dati ci dicono che gli infortuni sono in crescita». A parlare è Umberto Colombo, segretario provinciale della Cgil, che con i colleghi delle Rsu porta avanti la missione sicurezza. «Purtroppo ciò che emerge dai numeri - spiega - è la conferma del sospetto che noi avevamo nei mesi scorsi. Ovvero, negli anni precedenti abbiamo assistito a un rallentamento del numero di infortuni, è vero. Ma purtroppo la causa era da ricercare nelle conseguenze della crisi economica che ha colpito le aziende di tutti i settori. Ora che, finalmente, vediamo qualche segnale di ripresa anche sul mercato del lavoro, tornano a crescere anche gli incidenti». Insomma, più lavoro equivale a maggior rischio.
«Noi dobbiamo puntare innanzitutto sulla prevenzione - spiega ancora Colombo - che però da sola non basta. Ci dobbiamo aggiungere anche la formazione e l’informazione dei dipendenti. È essenziale».
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 28 novembre
© Riproduzione Riservata