L’INTERVISTA
Centinaio-Fratus, duello finale
In dodici domande quello che i candidati sindaci intendono fare sui temi più scottanti della città. Che ritorna al voto domenica 25 giugno
In vista del primo turno delle elezioni amministrative i sei candidati alla poltrona di sindaco avevano dato vita a una decina di confronti pubblici.
Per il ballottaggio in programma domenica 25 giugno, invece, invece, Alberto Centinaio, sindaco uscente supportato dal centrosinistra che al primo turno ha colto 7.717 preferenze (32,55%), e Gianbattista Fratus, lo sfidante, che fa capo a Lega Nord e centrodestra e che domenica 11 giugno ha ottenuto 9.196 voti (38,78%), hanno deciso di non farne neanche uno.
Ma hanno risposto alle domande che La Prealpina ha posto loro su una serie di questioni concrete che riguardano l’immediato futuro della città di Legnano.
Quale la prima azione amministrativa che fareste in caso di vittoria al ballottaggio di domenica?
CENTINAIO: «Sono numerosi i progetti avviati nel corso del mio mandato e che andranno a maturazione nei prossimi mesi. Tra questi, ritengo di fondamentale importanza la progressiva sostituzione di tutti i punti luci per dotare finalmente la città di una illuminazione pubblica più efficace. Più luce vuol dire infatti più sicurezza».
FRATUS: «Daremo grande impulso perché la macchina comunale si metta in moto per portare ordine e decoro in tutta la città».
Chi saranno i vostri assessori in caso di vittoria?
CENTINAIO: «È prematuro fare dei nomi. Oggi tutti gli sforzi sono per raggiungere l’obbiettivo della vittoria al ballottaggio. Necessariamente non tutti i miei collaboratori potranno essere quelli di prima in quanto la legge impone la presenza di almeno tre donne. Un’altra delle mie attenzioni sarà di inserire elementi giovani in grado di portare aria fresca in giunta».
FRATUS: «Non ho ancora fatto alcun tipo di scelta. Terminato il ballottaggio, tutta la coalizione si siederà attorno a un tavolo e prenderemo tutti insieme le decisioni del caso».
La sicurezza rimane un tema di attualità: pattuglia notturna dei vigili ed esercito in stazione? E per le periferie?
CENTINAIO: «Il tema sicurezza è giustamente uno di quelli più sentito dalla gente. La pattuglia notturna dei vigili è una soluzione che va ridimensionata circa la sua concreta efficacia. Nel mio programma è prevista, ma d’intesa con gli altri Comandi di polizia locale della zona e su esigenze di sicurezza specifiche. I militari sono stati da me più volte richiesti al prefetto dopo che la pattuglia era stata tolta in occasione dell’Expo. Mi è stato risposto che al momento non ci sono disponibilità. Non posso fare altre che prenderne atto, seppure con rammarico».
FRATUS: «Il nostro programma parla chiaro: liberi di sentirsi sicuri. Ecco perché abbiamo inserito un controllo H24 in tutta la città».
Sì o no alla firma del protocollo con la prefettura per l’arrivo dei profughi?
CENTINAIO: «Come ho già avuto modo di dire in più occasioni, la firma del protocollo con la Prefettura è l’unica strada per coordinare e gestire l’eventuale arrivo di profughi in città. Non firmare aprirebbe la strada ad insediamenti senza controllo che potrebbe rimettere anche in gioco la soluzione della caserma Cadorna che nei mesi scorsi sono riuscito a scongiurare. Questo è un problema che va affrontato senza demagogia e con concretezza».
FRATUS: «No».
Abbasserete le tasse sugli immobili e ridurrete la Tari per le imprese industriali e commerciali?
CENTINAIO: «Questa domanda è superata in quanto con l’approvazione del Bilancio di previsione 2017/2019 sono state inserite novità che puntano a favorire imprese e commercio. È prevista la conversione dell’IMU in TASI in modo da rendere l’imposta detraibile. Ma non è tutto. Chi decidesse di ampliare la propria azienda o inserire un nuova attività produttiva in un’area dismessa potrà beneficiare per cinque anni della totale esenzione di TASI e TARI. Riduzione della TARI fino a 500 euro all’anno per 2 anni a quegli esercizi commerciali che decidessero di eliminare le slot machine dai loro negozi».
FRATUS: «Sì. È necessario che la città ritrovi le proprie vocazioni e che ritorni a investire sul futuro. Soprattutto il commercio deve avere uno stimolo da parte nostra al fine di rendere nuovamente la città una città viva, bella e sicura».
Progetto per l’arena in piazza Primo Maggio: vi metterete al lavoro subito per tentare di realizzare il progetto già dal 2018?
CENTINAIO: «Il progetto dell’arena è interessante e merita di essere preso in considerazione. Occorre però prima verificare bene tutti gli aspetti normativi, tecnici ed economici».
FRATUS: «Sì, è importante dare un’impostazione fresca, così come nelle intenzioni del Collegio dei Capitani e delle Contrade, non alla manifestazione in se, ma alla location. Le idee ci sono, le studieremo tutti insieme».
E la fondazione del Palio?
CENTINAIO: «Alla Fondazione sto lavorando da mesi e lo statuto è quasi pronto. La scadenza elettorale ha momentaneamente fermato tutto ma sarà mia premura, se rieletto, dare un seguito alla sua costituzione»,
FRATUS: «È fondamentale verificare a che punto sono arrivati gli studi fatti finora. Sembrava dovesse essere chiusa nell’arco di poco, ma poi si è arenato tutto. Sinceramente non so a che punto siamo rimasti».
Quali piani per Amga?
CENTINAIO: «Amga è tornata in buona salute, produce profitti e crea nuova occupazione. Non è più l’azienda sull’orlo del fallimento che ho trovato al mio insediamento. Le prossime scadenze sono la realizzazione dell’impianto Forsu in via Novara, l’avvio della raccolta puntuale che permetterà di incrementare la raccolta differenziata e la ricerca di partner industriali per condividere gli investimenti per sviluppare ulteriormente il teleriscaldamento».
FRATUS: «Occorre ridare una adeguata progettualità in relazione ad altri ambiti di potenziale attività. La società deve tornare a essere elemento di sostegno dello sviluppo territoriale».
Nuova biblioteca nell’ex tribunale o al posto dell’ex Cral Tosi?
CENTINAIO: «Il mio programma prevede la realizzazione della biblioteca nella sede dell’ex tribunale. Voglio precisare che non sarà una biblioteca tradizionale ma un luogo di aggregazione culturale».
FRATUS: «È nel nostro programma e il progetto è già nero su bianco: nell’area ex Tosi. E i parcheggi non saranno limitati, come va dicendo qualcuno».
Recupero dell’ex Manifattura e del comparto sud della Franco Tosi: fattibili? E in che tempi?
CENTINAIO: «Stiamo parlando di due aree che non sono di proprietà comunale. Nel primo caso è indispensabile l’avvio di un projet pubblico/privato come precondizione per la sua acquisizione, nel secondo è già disponibile un piano di recupero che permette di conciliare insediamenti produttivi, residenziali e tanto verde pubblico».
FRATUS: «Certamente. Anche in questo frangente, il nostro programma parla chiaro, soprattutto per quanto concerne la ex Manifattura. Realizzare una cittadella dell’arte che dia nuova linfa vitale alla nostra Legnano. Le progettualità ci sono già, l’intenzione politica, pure. Credo che i tempi saranno brevi».
Qualità dell’aria e fiume Olona rischiano di diventare nuove emergenze: idee in proposito?
CENTINAIO: «Entrambi i problemi non si possono affrontare e risolvere in sede esclusivamente locale. Occorre definire strategie in grado di coinvolgere più soggetti pubblici e privati. Il Comune di Legnano farà tutto quanto è in suo potere per favorire tutte quelle iniziative in grado di migliorare la nostra qualità della vita. In particolare Legnano ha mosso i primi passi per realizzare il Parco Fluviale dell’Olona».
FRATUS: «Ce ne sono diverse che porteremo avanti coinvolgendo, come abbiamo sempre detto, gli amici del Fiume Olona che si sono dimostrati non solo attenti alla tematica, ma anche rispettosi della politica. Doti da tenere in considerazione».
Posto che entrambi vi siete detti favorevoli ad allargare la zona pedonale centrale e a chiudere alle auto strade anche in altre zone, la bretella di via Liguria resterà a traffico limitato?
CENTINAIO: «Qualsiasi iniziativa sarà presa dopo un’attenta consultazione con cittadini e commercianti, così come è stato fatto per la nuova ZTL che sta sorgendo in piazza del Popolo. La bretella, se i cittadini lo confermeranno, resterà chiusa per impedire che il quartiere San Paolo venga invaso dal traffico. I permessi di transito già accordati ai residenti e ai dipendenti del vicino ospedale resteranno».
FRATUS: «La bretella di via Liguria, come ho sempre detto, o torna all’origine, chiusa per tutti, o, al contrario, si apre per tutti. Logicamente sarà necessario, prima di prendere ogni decisione, uno studio di fattibilità coinvolgendo il Gruppo Quartiere San Paolo e tutti i residenti».
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