INVESTITO DA UN’AUTO
Cerva a Legnano, il veterinario non può salvarla
Esemplare di 80 chili trovato agonizzante nel Parco Alto Milanese. Due ore di operazione, poi il decesso
Due ore e mezza di operazione in una clinica veterinaria non sono bastate per salvare la vita alla femmina di cervo che venerdì pomeriggio era stata trovata agonizzante in un vicinale del parco Alto Milanese, a poche decine di metri dall’abitato di Mazzafame. L’animale aveva riportato ferite troppo gravi: anche se la lunga e complessa operazione era tecnicamente riuscita, sabato il cuore del cervo ha cessato di battere.
L’esemplare, pesante circa 80 chili, era stato trovato verso le 17 di venerdì da alcuni passanti che stavano camminando sui vicinali del parco. Era ferito, steso a terra non riusciva ad alzarsi e respirava a fatica. Subito i passanti avevano lanciato l’allarme telefonando al comando della polizia locale di corso Magenta, intervenuti per verificare la situazione gli agenti avevano a loro volta chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e soprattutto delle associazioni specializzate nel recupero di animali selvatici: i volontari della Lega anti vivisezionista di Busto Arsizio prima di tutto, ma poi anche quelli del Rifugio Mietta di Agrate Conturbia, in provincia di Novara. Sono stati proprio i volontari del rifugio a gestire la situazione; ferito gravemente alle zampe, il cervo è stato portato nella clinica veterinaria Neumann di Lainate, e sabato mattina è stato operato dal professr Flaminio Addis e dal veterinario Noemi Mandelli. Due ore e mezzo sotto i ferri, poi proprio quando l’operazione era ormai conclusa il cuore dell’animale ha ceduto. I veterinari hanno tentato di rianimarlo, ma alla fine non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso.
L’ipotesi più probabile è che l’esemplare sia arrivato dal Parco del Ticino. Di certo è la prima volta che un cervo si fa vedere a Legnano.
Servizio completo sulla Prealpina di domenica 31 dicembre
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