L’INIZIATIVA
Chef al Molina entro il 2018
Aspettando sviluppi su Villa Mylius, Marchesi apre una Casa di riposo per cuochi a Varese
Nel 2018 prenderà forma il sogno di Gualtiero Marchesi: l’accordo tra la Fondazione che porta il nome del celebre chef milanese si unirà nel progetto della Casa di riposo per cuochi che troverà spazio e sede all’interno della cittadella della Fondazione Molina.
Sarà questo il primo ingresso ufficiale di Marchesi a Varese, perché sul fronte dei progetti di Villa Mylius - che stando all’accordo firmato nel 2015, dovrebbe ospitare l’Accademia del Gusto (non solo gastronomico) - la situazione pare ancora in stallo, per le diverse visioni tra la giunta Fontana e l’amministrazione attuale, divisa al proprion interno sul futuro dello storico edificio donato al Comune di Varese dalla famiglia Babini Cattaneo.
«VADO A OCCUPARMI DEI CUOCHI IN PENSIONE»
Nel frattempo, proprio oggi, mercoledì 3 ottobre, nel discorso d’apertura dell’Anno accademico 2017/’18, Marchesi ha annunciato di lasciare l’incarico di rettore di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana. La ragione è presto spiegata: l’associazione in questi anni è cresciuta in modo notevole e lo stesso Marchesi s’è detto d’accordo nel farla governare non più a una sola persona bensì a un Comitato scientifico, presieduto da Enzo Malanca da Andrea Sinigaglia, Matteo Berti e dallo stesso Gualtiero Marchesi.
Ciò consentirà allo chef di occuparsi più da vicino del suo sogno: quello di offrire una casa di riposo a chef di valore, sulla scorta di quel che accade, purtroppo non di sovente, in un paese che riconosce il valore dell’arte a... targhe alterne.
«Per me - ha detto Marchesi - è arrivato il momento di dedicarmi a qualcosa che mi sta molto a cuore. Un progetto che coltivo da tempo e che sta per nascere. Sentivo il bisogno di dar vita, sul modello della Casa di riposo dei musicisti, anche a una Casa di riposo dei cuochi. Sono molte le analogie tra i due mestieri, la ricetta è in fondo uno spartito e la nostra categoria è formata da due livelli di preparazione: i bravi esecutori e i buoni compositori. Sapete già che a loro aggiungo sempre un terzo livello: l’artista. Raro, ma capace di proiettare la cucina sul piano degli altri linguaggi artistici. Come è giusto che sia. Per dedicarmi al mio nuovo progetto lascio la carica di Rettore. Una scelta che arriva quando Alma stessa non ha più bisogno di una simile figura».
La Casa di riposo per chef sorgerà in una palazzina già individua del Molina e si sta lavorando perché possa essere inaugurata entro il 2018.
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