SERIE D
«Chiarezza o me ne vado»
Il presidente Ciavarrella: «Pronto a farmi da parte se non posso dettare la linea». Mercoledì il CdA decisivo
«Il CdA l’ho convocato io. Per un chiarimento generale». Gabriele Ciavarrella parla alla vigilia del consiglio d’amministrazione (mercoledì 18, ore 18) che dovrà sbloccare la situazione societaria del Varese delineandone il cammino verso il prossimo campionato di serie D. Il presidente scandisce con nettezza pochi concetti: «Mi sono imbarcato in questa avventura tracciando una rotta all’insegna della trasparenza e della serietà che tutelasse il Varese, non la mia poltrona. Desidero rimanere però non lo farò a tutti i costi. Per restare voglio chiarezza e concretezza, voglio poter continuare seguendo le mie idee e dettare la linea insieme con Piero (Galparoli, il vicepresidente n.d.r.). Se ciò non sarà possibile non avrò problemi a farmi da parte».
Le fibrillazioni scaturite dalla mancata riuscita dell’operazione Vavassori, insomma, hanno increspato le acque interne. La vicenda è nota: Ciavarrella e Galparoli spingevano per l’accordo col proprietario di Italsempione convinti che il suo apporto economico potesse garantire una solidità importante al club; l’altro socio fondatore, Enzo Rosa, condivideva l’importanza di un rinforzo societario robusto ma non la controindicazione di un rivoluzionamento dell’area tecnica determinato dall’entrata di più uomini legati all’ex patron della Pro Patria. La diversità di vedute è sgorgata da questa fonte di conflitto; col passare dei giorni il sassolino si è ingrossato, irrigidendo le posizioni. La mancata concretizzazione dell’intesa con Vavassori, del resto, viene considerata da Ciavarrella e Galparoli un’occasione persa, mentre Rosa ritiene che il prezzo da pagare fosse troppo alto, nel senso che l’ingresso in forze nel settore operativo del club di persone provenienti da fuori avrebbe smontato l’impalcatura varesina su cui è stata rifondata la società, sbriciolando una connotazione fondamentale del nuovo Varese.
Il nocciolo rimangono i soldi. Ciavarrella chiederà riscontri sulle piste battute da Rosa per reperire il denaro in grado di surrogare la cifra che Vavassori si era detto disponibile a versare. In questo senso va la sua richiesta di «concretezza». Rosa, nel frattempo, conferma che i canali per convogliare nelle casse biancorosse risorse preziose sono aperti. Dell’intenzione di Gagà di aumentare il proprio sostegno si scrive da giorni e il ritorno in primo piano del general manager Paolo Basile (molto vicino all’azienda cremasca che opera nel campo dell’orologeria) lo conferma; la novità sta nei lavori in corso per coinvolgere un nuovo sponsor in grado di aumentare il gettito finanziario verso piazzale De Gasperi. «Le risorse per disputare un campionato importante ci sono» ribadisce Rosa. Mentre il vice presidente Galparoli preferisce il silenzio («no comment») sugli sviluppi societari.
Mercoledì, finalmente, l’occasione di chiarirsi e svoltare. Al Cda, oltre ai tre soci fondatori Ciavarrella, Galparoli e Rosa, parteciperanno il responsabile amministrativo Andrea Donnini e Alessio Costa, sponsor con Happy Dog.
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