IL CASO
«Chiediamo scusa»
Bambino dimenticato sul bus: sospesa l’addetta alla sorveglianza sul pulmino
«Abbiamo chiesto scusa al Comune e alla famiglia del bambino, che abbiamo contattato personalmente. Ci dispiace. In quattro anni di servizi a Castelletto Ticino non abbiamo mai ricevuto un appunto». Vincenzo Caldi, legale rappresentante della cooperativa di servizi sociali Fides di Legnano è costernato dopo il caso del bambino di cinque anni dimenticato sullo scuolabus giovedì mattina, 30 novembre, al termine del primo giro del mattino per portare gli alunni a scuola (foto archivio).
Nel mirino è finita l’addetta della cooperativa incaricata di assistere e sorvegliare i bambini. Domenica mattina la giunta comunale di Castelletto Ticino, insieme con i capigruppo di minoranza di Castelletto nel Cuore e del Movimento 5 Stelle, ne aveva dato notizia agli organi di stampa comunicando che della vicenda sono stati interessati i carabinieri della locale Stazione. Caldi spiega: «L’addetta, che è stata sospesa e che ci farà avere una relazione a breve, avrebbe dovuto ispezionare il bus anche per controllare, come fa ogni giorno, se qualche bambino avesse dimenticato oggetti o cartelle. E lo stesso avrebbe dovuto fare l’autista della ditta una volta giunto in deposito». Ma stavolta invece di un quaderno o una cartella, tra i sedili è stato ritrovato un bambino in carne ed ossa. Scoperta fatta intorno alle 13, quando l’autista della ditta Beltramini e Gianoli, di Golasecca, a dieci chilometri da Castelletto Ticino, ha ripreso l’automezzo per ripartire per il giro pomeridiano. Dalla ditta che fornisce il servizio bus al Comune di Castelletto - fa sapere l’Amministrazione - «è stata inviata una relazione dettagliata in municipio, che sarà poi esaminata anche dai carabinieri».
Il bambino, comunque, sta bene e frequenta regolarmente l’asilo “Girotondo”, senza aver subito apparenti traumi da questa avventura paradossale. Il sindaco Matteo Besozzi commenta: «Non vogliamo crocifiggere nessuno, ma quando ci sono dei minori l’attenzione deve essere massima. È una storia a lieto fine, ma ci sono delle responsabilità precise che vogliamo individuare, tutelandoci anche con un legale di nostra fiducia a cui abbiamo esposto il caso».
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