OPERAZIONE TEQUILA
Chiuso il bar della droga
Il questore ordina lo stop per due settimane: documentati oltre 600 episodi di spaccio. A settembre erano finite in manette dieci persone
Tre bar chiusi dal questore di Milano «perché rappresentano un pericolo per i cittadini», uno di questi è a Villa Cortese. Niente di strano, perché è lo stesso bar dove tra il 2015 e il 2017 avevano lavorato i dieci spacciatori (9 albanesi e un italiano) che lo scorso settembre erano finiti in manette con l’accusa di aver movimentato droga per un totale di oltre due milioni di euro. Due mesi fa il bar non era stato chiuso, perché il titolare (straniero) era risultato estraneo ai fatti contestati dalla procura di Busto Arsizio. L’altro giorno invece il questore Marcello Cardona ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti, e per dare un segnale forte ha sospeso la licenza di tre locali tra Milano e provincia. Uno di questi è appunto il bar Cicala di piazza della Vittoria, a due passi dal centro del paese, che riaprirà solo l’11 dicembre. Come già sottolineato a settembre dai carabinieri e dal procuratore di Busto Arsizio Gian Luigi Fontana, Cardona ha ricordato che il locale era diventato un punto di riferimento per chi vendeva o comperava droga. Complessivamente, tra l’ottobre 2015 e il febbraio 2017, i carabinieri avevano accertato almeno 600 cessioni di stupefacente. Soprattutto cocaina, ma anche eroina e marijuana cedute da un albanese che di fatto passava la sua giornata al bar a ricevere i clienti.
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