IL CASO
Cimici, un flagello
Dalla Valcuvia al Canton Ticino c’è un’invasione in abitazioni, orti e giardini
L’invasione non accenna a finire, anzi, si registra lo sbarco anche oltreconfine: le cimici che infestano orti, giardini, terrazzi e finestre delle abitazioni non si fermano davanti a nulla. In tutto il nord Italia e in particolare nel Varesotto e nel vicino Canton Ticino questi insetti di origine asiatica sono diffusissimi e anzi ormai, in alcune zone, come in Valcuvia, una sorta di flagello: la gente è disperata. A milioni, per svernare, questi insetti cercano il tiepido riparo dei muri delle abitazioni o il pavimento dei balconi: prontissimi a entrare in casa, invadendo ogni angolo e insinuandosi dappertutto.
Un flagello. E se il tempo mite continuerà è prevedibile che le cimici aumenteranno. A quanto pare, secondo gli entomologi, c’è solo un antidoto alla loro presenza: il freddo. Perché queste specie, che in Italia sono ben radicate da almeno tre - quattro anni, hanno un’attività molto più limitata con temperature che scendono al di sotto dei 10 gradi.
Sperare nel freddo, quindi? Forse è una soluzione, ma non l’unica. C’è già chi, in Veneto, sta studiando insetti autoctoni in grado di contrastare la presenza delle cimici. Che non pungono, non trasmettono malattie, come precisa l’ Ats Insubria in una nota, ma sono assai fastidiose in tutti i sensi: basta poi schiacciarle perché un odore caratteristico e nauseante si diffonda. Sono interi sciami, precisa chi se le vede entrare in casa non appena apre la finestra per areare i locali: l’unica soluzione è rappresentata da griglie fittissime in grado di contrastarne l’accesso.
E se l’Ats può dare disposizioni per la disinfestazione in aree pubbliche , questo vale solo per zanzare e zecche, perché tali specie possono creare problemi alla salute.
Che fare dunque? In molti puntano a disinfestanti sempre più potenti cercandoli anche, se si tratta di privati cittadini, tra gli scaffali dei supermercati. Neppure questi prodotti sembra facciano qualcosa: non c’è alcun repellente, e tantomeno rimedi casalinghi simili ad aglio o limone, che sia in grado di tenere alla larga le cimici. QuestI insetti non creano problemi solo ai cittadini, ma anche alle coltivazioni, come ricorda il direttore dell’Unità operativa complessa Sanità Animale dell’Ats, Marco Magrini. E proprio perché gli sciami in Veneto sono particolarmente folti e agguerriti, gli studiosi proprio lì si sono messi a studiare le caratteristiche della specie asiatica, che si ciba ingordamente dei prodotti di orti, giardini e frutteti: è qui che gli antiparassitari usati in agricoltura a quanto pare non possono nulla. E non risolvono il problema, come ricordano tanti cittadini disperati, neppure a ridosso delle abitazioni.
© Riproduzione Riservata