Nordcorea
Cina indaga banca: violerebbe sanzioni alla Corea del Nord
Pechino meno accondiscentente di un tempo con Pyongyang
Roma, 26 set. (askanews) - La Cina ha aperto un'inchiesta nei confronti dei dirigenti di una banca nordcoreana con sede a Dandong, la città di confine nella quale sono concentrati molti interessi di Pyongyang, per violazione delle sanzioni internazionali nei confronti del regime di Kim Jong Un. Lo riferisce il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo.
"La filiale di Dandong della banca Kwangson, a marzo, è stata indicata come entità da chiudere in base alla risoluzione del Consiglio di sicurezza 2270, ma ha continuato a operare segretamente, spostando i suoi uffici e senza insegne", ha riferito una fonte al giornale di Seoul. "Il capo della filiale, Ri Il Ho, è temporaneamente tornato in Corea del Nord, quindi sotto inchiesta è il suo vice", ha continuato la fonte.
La Kwangson Bank, conosciuta anche con l'acronimo di KKBC, è una banca statale controllata dalla Banca di commercio estero di Pyongyang. Nel 2009 - scrive il JoongAng Ilbo - è stata indicata dal Dipartimento al Tesoro Usa come implicata nelle operazioni per fornire a Pyongyang tecnologie ed equipaggiamenti utilizzabili anche per i programmi nucleari bellici del regime. L'istituto è nella lista delle entità sottoposte a sanzioni in base alla risoluzione 2270, approvata a marzo dal Consiglio di sicurezza dopo il quarto test nucleare nordcoreano.
Pechino, un alleato di lungo corso di Pyongyang, è sempre più in freddo con il riottoso vicino. Oltre ad aver votato a favore della 2270 - la Cina ha diritto di veto nell'organo deliberativo del Palazzo di Vetro -, ci sono sempre più segnali che potrebbe acconsentire alla richiesta di Corea del Sud, Stati uniti e Giappone che vorrebbero un ulteriore inasprimento delle sanzioni in seguito al recente quinto test nucleare voluto da Kim.
La Cina, inoltre, ha iniziato a colpire gli interessi nordcoreani sospetti nel paese. La scorsa settimana il gruppo commerciale Liaoning Hongxiang, con base sempre a Dandong, è stato accusato di traffici illegali oltreconfine. Anche nel suo caso si parla di un collegamento con il programma nucleare. La presidente del gruppo, la cinese Ma Xiaohong è stata arrestata.
© Riproduzione Riservata