Cina
Cina, industria internet "campo battaglia ideologico" del Partito
Pcc vuole aprire sezioni nelle compagnie per sorvegliare
Roma, 28 ott. (askanews) - Il Partito comunista cinese allarga la sua battaglia ideologica anche all'industria di internet. L'Amministrazione del cyberspazio cinese (CAC) - secondo quanto riferisce oggi il Global Times - ha chiesto che vengano costituiti subcomitati del Pcc all'interno delle società Internet del paese.
Il vicepresidente della CAC Ren Xianliang ha sostenuto che lo scopo di quest'azione è quello di "consolidare le fondamenta del partito e di garantire un sano sviluppo dell'industria del cyberspazio".
Quello di internet è ormai un comparto fondamentale del sistema industriale cinese. Gli utenti sono oltre 700 milioni. All'interno delle società del settore esistono già delle ramificazioni del partito, con 6.436 iscritti, quasi la metà dei quali all'interno del principale motore di ricerca cinese, Baidu.
Tuttavia il settore di internet rappresenta una frontiera complessa per il Pcc, dal momento che il "95 per cento delle aziende internet non sono statali", ha spiegato Tong Liqiang, direttore della CAC, e che i loro dipendenti sono "per lo più giovani, altamente educati e ideologicamente diverficati".
Lo Statuto del Pcc prevede che in ogni organizzazione nella quale vi siano tre o più membri del partito si apra una sezione o un subcomitato. Su Wei, della scuola di partito di Chongqing, spiega al Global Times che l'industria di intenret è "il nuovo campo di battaglia ideologico" dove il partito si confronta con forze esterne che tentano di "danneggiare la stabilità interna della CIna e interrompere il govenro del Pcc". Per questo, le sezioni e i comitati nelle aziende "devono avere un ruolo di sorveglianza e garantire il sano sviluppo dell'ambiente internet della Cina".
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