MOSTRA
Cinque artisti varesini dialogano con Lucio Fontana
Vi furono anni in cui la presenza di Lucio Fontana a Sesto Calende era quasi quotidiana. Ne sono testimonianza alcuni Super 8 di Renato Milano, artista con il quale Fontana ha intrattenuto rapporti di amicizia e una serie di storiche fotografie scattate dal sestese Gian Barbieri che hanno fatto il giro del mondo.
Con «Lo spazio non è un animale domestico: sguardi su Lucio Fontana», la Commissione della Cesare da Sesto propone, sia nella sede istituzionale che presso l’ex Bottegone, un dialogo tra 20 disegni del Maestro provenienti dalla collezione Crippa (varesino, ex proprietario del Caffè Hag a Comerio) e le opere di Vittorio D’Ambros, Stella Ranza, Angelo Zilio, Roberto Molinari e Samuele Arcangioli, quest’ultimo ritiratosi per 72 ore nell’ex macello alla ricerca di un dialogo psico-fisico con i lavori di Fontana.
Il confronto con i disegni in mostra aperto da D’Ambros prende misura dalle forme e dai volumi delle sue sculture per proseguire con le composizioni mobili di Stella Ranza, la cui lievita permette cinetiche proiezioni sulle pareti dello spazio espositivo.
A tal punto si arriva alla abilità artigianale e all’estro creativo delle ceramiche e terrecotte di Angelo Zilio, per concludersi con la simbolica raffigurazione fotografica di Roberto Molinari.
«Lo spazio non è un animale domestico: sguardi su Lucio Fontana» - Sesto Calende, Spazio cesare da Sesto e ex Bottegone, fino al 16 ottobre sabato e domenica ore 10-12.30 - 16-18.
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