IL DELITTO
Clericò: «C’è un altro uomo»
L’indagato numero uno per l’omicidio di Marilena Re cambia versione. E continua a professarsi innocente
Ripete di non averla uccisa lui e ha approfondito alcuni particolari. Dobbiamo capire se si tratti di dichiarazioni con fondamento o di pensieri di una mente confusa».
Franco Rovetto, avvocato di Vito Clericò , il 65enne di Garbagnate Milanese in carcere dall’11 settembre per l’omicidio di Marilena Rosa Re, la promoter 58enne uccisa e decapitata a fine luglio, segnala le ultime novità.
Clericò, che inizialmente ha negato e poi ha ammesso il delitto portando i carabinieri e la magistratura di Busto Arsizio a ritrovare i resti della donna, nel corso delle ultime settimane ha cambiato versione almeno altre quattro volte.
L’ultima risale a qualche giorno fa.
«Abbiamo nuovamente presentato istanza per essere sentiti - ha proseguito il legale - attendiamo che la magistratura ci risponda, ci aspettiamo una convocazione la prossima settimana».
Le indagini sono coordinate dal pm di Busto Arsizio Rosaria Stagnaro, sono attese anche le risultanze dei campioni di sangue prelevati dai carabinieri dei Ris di Parma nella villetta dove abitavano Clericò e sua moglie Alba de Rosa (indagata per sequestro di persona in concorso con il marito), a Garbagnate.
In questi giorni scade il termine per l’esito dell’autopsia sui resti della vittima.
«Attendiamo con ansia questi risultati per poter finalmente mettere un punto fermo alla vicenda», ha dichiarato l’avvocato Rovetto.
Gli esami riguardano i resti umani rivenuti nell’orto dell’indagato e i resti del cranio della vittima, trovati successivamente in un campo garbagnatese infilati in un sacchetto ricoperto di calce. Secondo la Procura, il cranio e gli altri resti appartengono alla stessa persona ma non vi è ancora la certezza che siano della vittima.
Non è esclusa la richiesta di una proroga per la relazione degli esperti.
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