IL PROVVEDIMENTO
Stop alle auto, si gioca a pallone
Strada chiusa di sera per consentire il divertimento di bambini e ragazzi
Mentre in moltissimi Comuni si fa quasi a gara a chi vieta i giochi per strada, nei parchi e nei luoghi pubblici, nel paese della Valceresio al confine con la Svizzera si è deciso di andare controcorrente. Quest’estate, infatti, un tratto di strada pubblica di circa cento metri situato in via Azimonti, è stato vietato alle automobili e dedicato soltanto al gioco: calcetto, basket oppure a quello che la fantasia di bimbi e ragazzi riusciva a concepire.
Il tratto viabilistico non è di quelli principali ma, comunque, si trova in una zona strategica: fra case, la palestra, il municipio e la scuola.
«Abbiamo portato avanti – spiega il sindaco Giuseppe Galli – un’idea della passata Amministrazione guidata da Ida Petrillo. E cioè, nei mesi di luglio e agosto, abbiamo vietato il passaggio dei veicoli dalle ore 20 alle 24, lungo quel piccolo tratto. E così i giovani hanno potuto scendere in strada, socializzare, giocare, protetti dalle transenne e utilizzando anche un canestro posto nel parcheggio della palestra che, in questo periodo, di sera, è poco utilizzato. Sono sceso a fare due tiri pure io a basket – conclude, sorridendo, il primo cittadino - con risultati alterni».
Chiaramente il passaggio dei veicoli dei residenti è stato concesso ma, per una volta, la precedenza non l’hanno avuta camion, auto e moto, ma i piccoli.
D’altronde ci si lamenta che i figli siano sempre attaccati al cellulare, svolgano un’attività sedentaria e vivano poco la comunità.
Eppure, in giro per l’Italia fioccano i divieti, i palloni banditi, il divertimento ingabbiato in regole, cavilli e “no”.
Anche perché non mancano le lamentele dei cittadini, appena si alza lievemente il rumore: «Anche qui – aggiunge Galli – qualcuno ha avuto da brontolare per il baccano, ma noi abbiamo proseguito e continueremo con l’iniziativa. D’estate, per qualche settimana, si può sopportare un po’ di rumore da divertimento. Certo, non bisogna esagerare e, quando i decibel aumentavano troppo, ho chiesto alla polizia locale del Monte Orsa di intervenire per placare un po’ gli animi. In generale il bilancio dell’iniziativa è buono. Siamo soddisfatti».
La palla, insomma, probabilmente rotolerà ancora. Anche l’anno prossimo.
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