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Club Italia in campo a Busto
La svolta: da novembre in campo al Palayamamay, oltre alle "farfalle", anche il Club Italia guidato da Marco Bonitta
Il PalaYamamay non sarà più la casa in esclusiva delle “farfalle” ma, nella prossima stagione, ospiterà le gare e anche alcuni allenamenti settimanali del Club Italia.
Il prossimo 1 novembre cadrà uno storico tabù: Busto ha accettato la coabitazione di un’altra squadra della massima serie in quello che ha sempre considerato uno dei pilastri della propria storia.
L’accordo è fatto: l’indisponibilità a Milano del Palalido e la capienza limitata del palazzetto del Centro Pavesi hanno portato alla necessità della Federazione di trovare un impianto nel quale far giocare la selezione che sarà guidata dal c.t. Marco Bonitta.
Inevitabile l’approdo a Busto: per una questione di vicinanza territoriale al Pavesi ma, soprattutto, per la disponibilità trovata nell’Uyba.
La Futura non fa semplicemente un favore alla Fipav (anche se i rapporti commerciali e non tra UEI e la Federvolley sono in grande ascesa), ma sceglie di aprire le porte dell’impianto per iniziare a dare compimento al progetto di fare vivere il PalaYamamay anche oltre le gare dell’Uyba che Giuseppe Pirola due anni fa, quando venne presentata la nuova convenzione col Comune e Agesp, annunciò.
Certo si inizia da una situazione che non può non aver generato qualche confronto interno alla società: soprattutto per come l’«asset» palasport è stato vissuto, protetto e valorizzato nella storia del sodializio di via Maderna.
La svolta è notevole e ha portato a una rivisitazione di alcuni dei contenuti della convenzione tra l’amministrazione e la Futura che porterà all’affidamento a Unendo Energia Italiana (dunque all’azienda di Pirola) della gestione dell’impianto.
Una scelta - che dovrà essere approvata prossimamente dal consiglio comunale di Busto - che consentirà a Pirola, e conseguentemente all’Uyba, di svolgere i lavori, interni e esterni, di cui l’impianto ha bisogno.
Ma non solo: Pirola ha parlato in più di un’occasione di uno sfruttamento quotidiano dell’impianto che, nei suoi piani, dovrà ospitare eventi e, successivamente, anche club di fitness e un ristorante.
La volontà di portare a reddito l’impianto è chiarissima e il primo passo è dunque l’«affitto» ad un’altra compagine.
Il Club Italia non giocherà a Busto a titolo gratuito: ci saranno più spese di gestione e l’accordo, al momento ancora da definire nei dettagli anche in funzione dei costi, è quello di una spartizione (con percentuale da valutare) tra Futura e Fipav degli incassi del botteghino delle partite delle azzurrine.
Vantaggi: per gli appassionati un’altra possibilità di vedere pallavolo di alto livello dopo l’arrivo della Superlega maschile a Castellanza; per Busto la “certificazione”, oltre gli Europei, di epicentro del volley; per la Futura introiti ulteriori e una valorizzazione dell’impianto e della cartellonistica.
Svantaggi: viene a cessare il concetto di “casa” per come è stato fatto passare in queste stagioni e il legame indissolubile tra squadra, marchio e impianto di cui la Futura ha fatto vessillo e forza negli anni.
Una perdita di una parte di identità in cambio di risorse che difficilmente sposteranno granché.
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