VILLASTANZA
Coltello in mano: «Podisti mi date fastidio»
Semina il panico sull’alzaia del Villoresi. Il ragazzo, 26 anni, è stato denunciato e accompagnato in ospedale
Sarà stato il caldo, oppure il nervosismo che evidentemente covava da tempo. Ma quando è uscito di casa per andare a passeggiare sull’alzaia del canale Villoresi ha portato con sé un coltello da caccia da fare invidia a Rambo, con una lama affilatissima lunga una ventina di centimetri. E con quello in pugno si è messo a insultare i podisti che correvano sull’argine del canale, colpevoli a suo dire di disturbarlo.
Martedì sera attorno alle 20.30 a Villastanza si sono vissuti attimi di panico: gente che scappava di corsa, famiglie che aprivano i cancelli delle loro case a chi chiedeva aiuto, chi pensava solo ad allontanarsi il prima possibile e chi invece si attaccava al telefonino per chiamare il 112. La causa di tanto trambusto era un ragazzo di 26 anni, visibilmente fuori di sé. Il giovane si era messo sull’alzaia nei pressi del ponte di via Federico Borromini, a due passi dalle scuole medie Rancilio. Aveva in mano un grosso coltello e sventolandolo in aria gridava insulti ai podisti che stavano correndo. «Smettetela di correre, così mi date fastidio». «Andate via, tornatevene a casa!». I toni più o meno erano questi, il tutto condito da una lunga serie di insulti e improperi. Così è iniziato il fuggi fuggi. Meglio mettersi al sicuro, prima che in uno scatto d’ira gli venisse in mente di attaccare il primo che gli fosse capitato a tiro.
Una manciata di minuti dopo a Villastanza sono arrivate le pattuglie dei carabinieri. Il ragazzo era ancora lì sull’alzaia e continuava ad agitare il suo coltello, nonostante nessuno si azzardasse ad avvicinarlo. I militari hanno capito subito come prenderlo, e come prima cosa si sono preoccupati di fargli mollare l’arma. Appena il ragazzo si è deciso a posare il coltello per terra, i carabinieri gli sono andati incontro e l’hanno tranquillizzato, chiedendogli di salire in auto. Il coltellaccio è stato recuperato, in fondo il ragazzo non era né aggressivo né pericoloso. La sola cosa di cui aveva bisogno erano cure che gli permettessero di stare tranquillo, così raccolte le testimonianze di chi lo aveva visto agitarsi le pattuglie lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano, dove è stato ricoverato.
Evidentemente la cosa non poteva però finire così. Le testimonianze erano concordi, il giovane non aveva fatto nulla di male, non aveva minacciato nessuno né tantomeno aveva cercato di accoltellare i passanti. Ma alla fine il 26enne è stato denunciato a piede libero per porto abusivo di arma.
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