L'EVENTO
Come ti sforno la solidarietà
Maroni, Formigoni e altri rappresentanti istituzionali ai fornelli per aiutare la Fondazione Ascoli
Roberto Maroni non ha voglia di parlare di dossier fantasma e invita a chiedere, più che alle Procure, a Panorama. Quella di giovedì 19 aprile è serata di ricettari. E di battutine da antipasto: "Formigoni in ritardo? Per forza - butta lì l'ex ministro dell'Interno -, sarà impegnato con un'altra frittata. Ultimamente gli vengono bene".
Roberto Formigoni, in effetti arriva in ritardo. Era a Roma. Dà precedenza a Alexandra Bacchetta , invitata alla serata dall'assessore Raffaele Cattaneo e alla sua protesta "sacrosanta - dice il governatore - al punto che la Regione Lombardia ha preso con lei un impegno anche economico e lo porterà avanti dalla prossima seduta consiliare". Dopo il quarto d'ora dedicato all'imprenditrice alberghiera (che aspetta da tre anni i risarcimenti pubblici per i danni da calamità naturali subiti dal suo relais) Formigoni si dedica alle spine del calvario mediatico. Cioè alle domande di "una stampa che tornerà seria solo quando smetterà di frugare nella spazzatura".
A farlo arrabbiare è questa domanda, mentre s'infila in cucina: "S'è per caso pentito d'aver scomodato Gesù?".
"Ho già detto tutto ai vostri colleghi romani, non aggiungo altro. Adesso vado a cucinare".
Già cucinare. Seppure di questi tempi non pochi italiani ritengano che i politici siano più portati al mangiare: "Purtroppo l'apparenza dice così - sorride amaro Raffaele Cattaneo - ma stasera dimostriamo che i politici sanno anche impegnarsi per iniziative nobilissime. Quella della solidarietà per aiutare la Fondazione Giacomo Ascoli ma anche quella che riguarda imprenditori dimenticati dallo Stato".
Stato, impresa: "Più facile tagliare i pomodorini (interi) che la sanità" sbotta Walter Bergamaschi, direttore generale dell'azienda ospedaliera varesina, impegnato con Paolo Cherubino ("ricetta toscana come me, vinciamo noi") e Johnny Daverio a preparare bavette al suo di pesce. Poco distante c'è la squadra di Roberto Maroni, che massaggia il riso prima di cucinarlo alla "Parmigiana", Dario Galli e Attilio Fontana ("sì, se la cava bene in cucina" garantisce la moglie del sindaco di Varese, Roberta Dini), mentre Formigoni raggiunge Cattaneo e Giulio Boscagli nella trincea del raviolo. Su tutti sovrintende alle operazioni Venanzio.
In sala più di duecento divertiti e munifici commensali provano ad aiutare così Marco Ascoli e l'omonima Fondazione che tenta di acquistare un'autovettura speciale per i bambini malati in cura presso il Day Hospital.
I giornalisti vengono invitati fuori della sala della Villa Napoleonica giusto in tempo per qualche foto rituale. Per dossier fantasma e pentimenti eventuali c'è tempo. La cucina chiama, la solidarietà incombe. La riuscita della serata è garantita. Di questi tempi, per un politico, non è poco.
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