L.elettorale
Commissione Pd su Italicum si riunisce, verdetto entro 29 ottobre
Cuperlo chiede e lavora a preambolo. Guerini sonderà gli atri partiti. Si attende ritorno Renzi
Roma, 20 ott. (askanews) - Il termine è il 29 ottobre. Entro quella data la commissione del Pd per la revisione dell'Italicum dovrà aver prodotto un risultato. Per quel giorno, infatti, è in programma una manifestazione per il Sì con Matteo Renzi in piazza del Popolo a Roma e in base ai risultati del lavoro del comitato la minoranza Pd (o la parte cuperliana di questa) dovrà decidere se partecipare.
E' questo l'obiettivo della commissione del Pd per la modifica dell'Italicum, che si è riunita per la prima volta questa mattina. Con un tentativo di "depistaggio" dei giornalisti ("Sono al Nazareno", era il messaggio fatto filtrare dal Pd), il vicesegretario Lorenzo Guerini, il presidente Matteo Orfini, i capigruppo di Camera e Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda e Gianni Cuperlo in rappresentanza della minoranza si sono incontrati nella sede del gruppo alla Camera. Una riunione durata circa due ore, al momento interlocutoria, incentrata sul metodo da seguire. "E' stato un incontro positivo, il clima è buono", ha detto al termine Guerini parlando con i giornalisti. "Ci siamo confrontati sul metodo di lavoro. C'è una volontà comune di lavorare per un percorso positivo", ha aggiunto.
Proprio sul "metodo di lavoro", però, maggioranza e minoranza Dem sono distanti. Secondo quanto si apprende, Cuperlo chiede un "preambolo" vincolante in cui il Pd metta nero su bianco obiettivi e paletti del partito. Ma anche di incardinare il tema della modifica dell'Italicum alla commissione Affari istituzionali della Camera prima del referendum. "Ciò che serve ora è che il Pd indichi con limpidezza principi e percorso di una nuova legge elettorale", ha scritto Cuperlo in una nota. Sugli impegni richiesti dal rappresentante della sinistra, la maggioranza renziana non sembra però molto disponibile ad aprire, puntando al più su un "documento" e, parallelamente, sull'avvio del confronto con gli altri partiti.
"Continueremo a lavorare - ha detto Guerini - tra di noi e verificando la disponibilità a un confronto da parte delle altre forze politiche". In realtà, data la contrarietà di Cuperlo di andare a verificare le posizioni delle altre forze politiche senza un accordo interno, allo stesso Guerini è stato dato il mandato di compiere dei sondaggi informali.
Un tentativo che però ha già avuto, almeno ufficialmente, un altolà preventivo. Per il Movimento 5 stelle la proposta c'è già ed è il cosiddetto Toninellum, mentre Forza Italia, ha fatto sapere Renato Brunetta, "non siede al tavolo con i bari".
Risposta diffidente anche da Sinistra italiana. Quindi gli unici interlocutori sarebbero i centristi della maggioranza. Area popolare, a questo proposito, avrebbe già informalmente dato un proprio "contributo" alla commissione, indicando i propri desiderata, del resto già ricompresi nella proposta Lupi.
"Questa commissione è un po il teatro delle ombre", ragiona un esponente democratico. Con Cuperlo che si muove su un sentiero molto stretto, con i bersaniani-speranziani che lo tengono d'occhio e temono passi avanti eccessivi. Tanto che, nella nota, il deputato precisa di lavorare per una "condivisione larga" e per fare "chiarezza" sul tema "in tempi brevi. Poi, come giusto, ciascuno valuterà", è il messaggio ai compagni/competitor della sinistra.
In questa situazione l'opinione abbastanza diffusa è che solo un intervento del premier-segretario, nei prossimi giorni, potrà stabilire la linea da seguire e decidere il futuro della commissione.
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