LA PREOCCUPAZIONE
Con AlpTransit un carico di rumore
Gallarate: mancano ancora le barriere fono-assorbenti
Lunedì 11, al massimo martedì 12 dicembre la linea ferroviaria dello svizzero AlpTransit che attraversa ad alta velocità il Gottardo per portare passeggeri e soprattutto merce in Italia entrerà in funzione.
Questione di cambio d’orario stagionale e di termini da rispettare. Ecco: sarà un problema che esploderà in tutta il suo fragore a Gallarate. Perché, oltre a chiudere di fatto il passaggio a livello di via Galvani (uno sfogo viabilistico per il traffico), in quanto sarà più il tempo a sbarre abbassate che alzate, il treno sferraglierà nel tratto cittadino che va da Moriggia all’Hupac. Lambirà quindi una striscia molto abitata che a sua difesa non ha ancora un pannello fono-assorbente. Però il rumore giorno e notte sarà assordante, una volta che viaggeranno a pieno regime i convogli esclusivamente dedicati alle merci: tra i 65 e gli 80 ogni ventiquattro ore, con una media di una trentina di vagoni ciascuno (si va dai venticinque ai quaranta), alti quattro metri e dieci centimetri.
Giganti delle rotaie in arrivo - qui c’è il capolinea - a ciclo continuo.
Perciò la mattina di oggi, venerdì 10 novembre, nel suo ufficio di Palazzo Borghi, il sindaco Andrea Cassani ha solecitato i vertici di Rete ferroviaria italiana a darsi una mossa sul fronte della barriere acustiche.
«Dobbiamo fare il punto sugli ex magazzini Fs di via Pacinotti e del rumore che ci sarà quando entrerà in funzione la linea AlpTransit».
L’obiettivo è di compiere un passo avanti sia sul fronte della sicurezza per gli immobili da tempo occupati dai senzatetto, nonostante i continui sgomberi, sia su quello della difesa della salute dei gallaratesi dall’onda d’urto dell’alta velocità svizzera.
Articolo sulla Prealpina di sabato 11 novembre.
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