GIAPPONE
Con Kuniyoshi nel mondo fluttuante
La mostra «Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante», prodotta da MondoMostre Skira a cura di Rossella Menegazzo, è strutturata come un labirinto nel quale ci si inoltra serenamente.
Nato a Nihonbashi nel 1797, nel cuore di Edo, vecchio nome di Tokyo, a soli undici anni è accolto nella prestigiosa scuola Utagawa, dove apprende antiche tecniche di decorazione e pittura. Il raffinarsi del segno e la padronanza del colore lo portano a realizzare illustrazioni di eroi appartenenti alle leggende popolari, paesaggi, ritratti di persone, animali, di arti e mestieri.
Il 1842 è un anno nodale. Le riforme Tempò impediscono agli artisti rapporti con l’estero, ma Kuniyoshi prosegue clandestinamente la sua singolare produzione. Nel 1855 è colpito da un ictus, muore nel 1861 all’età di 65 anni.
Le 165 silografie policrome sono distribuite nelle 5 sezioni della mostra. La Beltà femminile concepisce, con identico decoro la figura della concubina quanto quella della madre. Si scorge nei Paesaggi l’idea di paradiso terrestre, luogo ideale dove l’armonia esistenziale compie a pieno il suo incantevole disegno.
Vizi e peccati del genere umano trovano esemplare declinazione, tra dramma e comicità, nel Mondo Animale, così le varie categorie sociali vestono i panni di rospi, serpenti, insetti, topi, tigri e volpi.
Da Omero ad Ariosto, da Gogol sino alla più rognosa narrativa metropolitana, Eroi Guerrieri si ritrovano a fare i conti con una fortezza o una banlieu da assediare o proteggere, all’interno della quale c’è sempre una principessa da salvare o conquistare; a tale regola non fanno eccezione neppure le figure mitiche di Kuniyoshi. Infine gli amati Gatti, compagni portatori di poteri magici, inesauribili fonti di ispirazioni.
«Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante» - Milano, Museo della Permanente, via Turati 34, fino al 28 gennaio 2018, tutti i giorni ore 9.30-19.30 (la biglietteria chiude alle 18.30), 13/11 euro.
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