Immigrati
Consiglio Ue adotta proroga controlli frontiere interne Schengen
Solo se collegati a movimenti da Grecia; non c'entra il Brennero
Bruxelles, 12 mag. (askanews) - Il Consiglio Ue ha adottato, oggi a Bruxelles, la proposta della Commissione europea del 4 maggio scorso di consentire un prolungamento di sei mesi (fino a Novembre) dei controlli delle frontiere interne nello spazio Schengen di libera circolazione delle persone.
La proroga riguarda solo le misure che erano già state prese in autunno da cinque paesi (Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia, che non è membro dell'Ue ma partecipa a Schengen) per cercare di controllare i flussi di migranti irregolari provenienti dalla Turchia attraverso il confine con la Grecia e la cosiddetta "rotta balcanica". Si tratta di una decisione strettamente legata (e conseguente) alle carenze riscontrate nella gestione delle frontiere esterne dell'Ue in Grecia, e che riguarda solo i punti di attraversamento della rotta balcanica.
Non rientrano nel campo di applicazione della proroga le decisioni, adottate per motivi di sicurezza, dopo gli attentati terroristici di Parigi e Bruxelles, di ristabilire temporaneamente i controlli alle frontiere francesi, né tanto meno gli annunciati rafforzamenti, da parte austriaca, dei controlli al Brennero, sul confine con l'Italia. L'Austria potrà invece continuare ad applicare i controlli alle sue frontiere con la Slovenia e con l'Ungheria.
I controlli dovranno continuare a essere proporzionati alle minacce alla sicurezza interna e alle politiche pubbliche, monitorati con rapporti ogni due mesi da sottoporre alla Commissione ed essere ridotti progressivamente fino alla loro eliminazione a novembre.
L'obiettivo della Commissione europea è di rimuovere entro la fine dell'anno tutti i controlli alle frontiere interne e ritornare alla "situazione normale" di Schegen.
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