DENUNCIATI
Contatore taroccato, due meccanici nei guai
In quattro anni erano riusciti a risparmiare 6mila euro applicando una calamita
Il metodo è tanto semplice quanto efficace, sebbene non possa essere applicato su tutti i contatori: basta posizionare un potente magnete vicino all’apparecchio, e il movimento della “lancetta” metallica che misura i consumi di energia elettrica viene rallentato, registrando di fatto un utilizzo ridotto. Ma sempre più spesso i controlli delle compagnie elettriche permettono di identificare i furbetti. Stavolta a finire nei guai sono stati i titolari di un’officina meccanica del capoluogo.
Qui si sono presentati martedì i tecnici di Enel insieme con gli agenti della Squadra Volante della Questura, dopo che la verifica dei consumi presentava alcune anomalie: sospetti che in effetti hanno avuto conferma quando, all’interno dell’attività, è stato trovato il contatore dell’energia elettrica rallentato appunto da una grossa calamita.
In base alle prime stime, ancora da verificare con precisione, l’accorgimento sarebbe stato adottato quattro anni fa, arrivando nel tempo a generare risparmi illeciti per circa seimila euro. A questo punto per i due soci dell’autofficina - oltre alla richiesta di risarcimento da parte della società di fornitura di corrente elettrica, che dovrà essere quantificata - è scattata la denuncia a piede libero per il reato di furto aggravato. Il contatore manomesso è stato subito sostituito con uno di nuova generazione.
Già perché questo tipo di truffa non può essere applicato sui registratori digitali ma soltanto su quelli più vecchi, e di fatto la possibilità di “risparmio fraudolento” si sta riducendo sempre più negli anni, a mano a mano che i vecchi contatori spariscono dalla circolazione.
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