IL CASO
Conti Amsc, colpo di scena
Il giudice frena sull’atto di citazione. Potrebbe essere tutto nullo
Quel che è successo dinanzi al Tribunale civile di Milano (sezione specializzata in materia di impresa), nella prima udienza di trattazione della causa sull’azione di responsabilità promossa dalla società partecipata del Comune Amsc contro ventitré tra ex amministratori e professionisti che hanno lavorato nell’azienda durante l’era di Nino Caianiello, tra il 2001 e il 2011, se non è clamoroso, poco ci manca.
Già, perché, la causa non ha fatto a tempo a iniziare, che subito il giudice Vincenzo Perozzello ha ricevuto un’istanza di rinvio formalizzata dall’avvocato Antonio Martini, in aula a nome e per conto della Multiservizi.
Rinvio - di due mesi - che, formalmente, sarebbe diretta conseguenza di quanto emerso in una riunione del cda di Amsc svoltasi la sera di lunedì 12 dicembre, ma che, secondo voci di corridoio, sarebbe inevitabilmente legata alla scelta della giunta del sindaco Andrea Cassani di rivolgersi alla Corte dei Conti sulla maxirichiesta di risarcimento di oltre 26 milioni di euro promossa da Amsc durante la giunta di centrosinistra di Edoardo Guenzani.
Sia quel che sia, il giudice Perozzello ha respinto al mittente l’istanza dalla parte attrice, per poi bacchettarla - e pesantemente - sull’atto di citazione presentato. Bacchettando Amsc.
© Riproduzione Riservata