IL VERDETTO
Corona torna a casa
I giudici ammettono il miglioramento: il detenuto può lasciare Exodus, ma non la Lombardia. Vietati anche i social network
La decisione del collegio giudicante è arrivata intorno alle 14 di martedì 27: Fabrizio Corona dalla tarda serata non è più ospite di Exodus. Il re dei paparazzi ha ottenuto l’affidamento terapeutico territoriale, quindi è tornato a casa sua, a Milano. Ma con restrizioni precise che dovrà rispettare se vuole evitare ulteriori guai.
Il tribunale di sorveglianza ha stilato un programma di diciotto punti perentori. Corona potrà usare il telefono e la posta elettronica solo per esigenze personali, familiari e lavorative. Non potrà usare social network «con nessuna forma di comunicazione». Non solo non potrà andare all’estero, non avrà neppure facoltà di lasciare la Lombardia. Il fotografo dei vip, che sull’immagine e il culto del sé ha costruito un impero, non potrà diffondere né autorizzare la diffusione di immagini personali scattate durante i momenti topici di esecuzione della pena. Deve scordarsi i contatti con la stampa e i mezzi di comunicazione dovranno essere autorizzati dal magistrato di sorveglianza. Ovviamente dovrà proseguire il percorso di recupero avviato nella comunità di via Pellico e anche per quanto riguarda la possibilità di allontanarsi di casa dovrà attenersi agli orari imposti: da lunedì a giovedì libera uscita alle 6 e rientro alle 23, dal venerdì alla domenica dalle 10 all’1. «Ci sono elementi per dire che la crescita e il miglioramento del percorso porteranno a ulteriori e più favorevoli valutazioni in questa direzione», scrivono i giudici. Lui, durante l’udienza di venerdì scorso, l’aveva detto: «Mi è stata data un’opportunità e vi ringrazio molto, datemene un’altra, sono un uomo nuovo e ve lo dimostrerò, fidatevi di me». E la fiducia, con piena soddisfazione degli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, gli è stata concessa.
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