COLMEGNA
Corpo nel lago, si cerca d’identificarlo
È un uomo, forse cinquantenne, potrebbe essere lo svizzero scomparso in settembre. Il corpo era stato scoperto domenica da due sub durante un’immersione
Sono iniziati nella mattinata di lunedì 18 gli accertamenti per identificare il cadavere dell’uomo trovato domenica 17 nel lago Maggiore, a circa 13 metri di profondità, da alcuni sub impegnati in un’immersione ricreativa a Colmegna. Secondo le prime ipotesi potrebbe trattarsi della salma di uno svizzero scomparso nelle scorse settimane. I familiari sono stati convocati in Italia dai carabinieri di Luino, che stanno conducendo le indagini, per l’eventuale riconoscimento. Dai primi esami sul cadavere, adagiato sul fondale e recuperato in serata dai sommozzatori dei Vigili del fuoco, non sono emersi segni evidenti di violenza. Sul corpo non sono stati trovati documenti.
Il corpo senza vita era stato notato intorno alle 17 di domenica da due sommozzatori nel corso di un’immersione sportiva invernale. I due sub lo hanno “ancorato” al terreno per poi risalire e lanciare l’allarme. Pochi minuti più tardi sulla spiaggia della frazione luinese le fotoelettriche dei mezzi d’emergenza hanno incrociato i lampeggianti delle auto dei carabinieri della Compagnia di Luino, coadiuvati anche dal Nucleo navale dell’Arma. La zona è stata isolata, in attesa dell’arrivo di una squadra del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, incaricati di procedere al recupero del cadavere.
Quando il corpo è stato riportato in superficie e adagiato sulla riva, magistrato e medico legale hanno effettuato i primi rilievi, ma solo un esame più approfondito e l’autopsia potranno stabilire con esattezza le cause della morte e anche per quanto tempo il lago Maggiore abbia nascosto quell’uomo, di età apparente tra i cinquanta e sessant’anni. Michael Eduard Wackernagel, cittadino svizzero di 56 anni di Ascona, era scomparso il 23 settembre e il suo volto, con occhi azzurri incorniciati da capelli biondi e barba brizzolata, era stato segnalato lo scorso 13 ottobre dalla redazione del settimanale Rai “Chi l’ha visto?”.
© Riproduzione Riservata