A GAGGIOLO
Corrompe i doganieri: arrestato
Su un pullman di turisti cinesi un carico di orologi di contrabbando. Il capodelegazione offre mille euro per "sistemare le cose" ma si ritrova ai Miogni. Scarcerato, accusa: "Scomparsi i miei soldi"
Tenta di corrompere i doganieri, cinese in manette al valico turistico di Gaggiolo. E' successo l'altra mattina quando i
finanzieri della Compagnia locale e il funzionario
dell’Agenzia delle Dogane
hanno controllato un pullman di turisti cinesi di passaggio diretto in Svizzera.
La perquisizione consentiva di scoprire 29 orologi di varie marche, trovati in
possesso di quattro cinesi, non dichiarati al momento dell'arrivo in dogana. Si procedeva pertanto al sequestro della
merce
(valore circa 23mila euro) con l’ipotesi di reato
di
contrabbando.
Procedure che venivano illustrato in inglese al capodelegazione il quale però, improvvisamente, estraeva dal portafoglio due banconote
da
500
euro
e le offriva ai funzionari con un sorrisone smagliante accompagnato da un'esclamazione "That's ok" (Tutto a posto),
in inequivocabile atteggiamento corruttivo.
Tutto a posto? Manco a parlarne. Banconote
sequestrate e manette ai polsi del cittadino cinese per istigazione alla corruzione. La giornata è finita al carcere dei Miogni.
All'indomani (giovedì 21) l'uomo, che è di nazionalità tedesta, è stato scarcerato. Ma sono scomparsi i soldi che aveva con sé al momento dell'arresto. A denunciarlo è il suo avvocato.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola sabato 23 maggio
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