SICUREZZA
Criminalità, tre sindaci e l'appello
Primi cittadini di Tradate, Lonate Ceppino e Venegono Inferiore dal prefetto: "Contro i furti c'è ancora da fare"
Tre sindaci e un problema: la sicurezza. O meglio: tre sindaci alle prese con la criminalità che rialza la testa e lancia la sua sfida anche alle istituzioni, non solo quelle strettamente locali.
Sfida raccolta ed esternata al prefetto di Varese Giorgio Zanzi. Il quale ha ricevuto Laura Cavalotti, a capo dell’amministrazione tradatese, Massimo Colombo e Mattia Premazzi, primi cittadini, rispettivamente, di Lonate Ceppino e Venegono Inferiore.
Lo spunto è arrivato dai numerosi episodi - furti e tentati furti in particolare - che si sono registrati sul territorio presidiato dalla Tenenza di Tradate dei carabinieri: "E’ stata anche l’occasione per ringraziare pubblicamente il luogotenente Sebastiano De Iannello e i suoi carabinieri - dice Massimo Colombo - per il lavoro che svolgono ogni giorno. Grazie a loro e ai loro servizi i furti perpetrati nella notte sono diminuiti ma abbiamo il serio problema della fascia oraria compresa fra le 16 e le 18, durante la quale i malviventi agiscono con maggior frequenza".
Secondo quanto Colombo ha sottolineato durante l’incontro con il prefetto la guardia è alta, ma non è ancora sufficiente: "Ho chiesto al dottor Zanzi - aggiunge il sindaco lonatese - di aumentare, nei limiti del possibile, la vigilanza sul territorio mentre al questore ho proposto di rafforzare le pratiche del foglio di via. Con l’entrata in vigore dello “svuotacarceri” mi pare che i problemi siano aumentati. Non va bene anche perché i sindaci devono poi rispondere direttamente ai loro cittadini".
Messaggio forte e chiaro al governo affinché non lasci soli i sindaci, anche quelli della sua parte politica come, ad esempio, il sindaco di Tradate, in prima linea per difendere la legalità.
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