I PROVINI
Da tutta Italia per i “corti” dell’Icma
Tremori e cali di memoria: l’emozione del set raccontata dagli aspiranti attori. Il sogno di recitare accomuna bambini di sette anni e adulti fino ai 75
Le gambe tremanti, prima di arrivare davanti ai registi. Il copione in mano, per ripassare ancora una volta le battute. Il battito che accelera.
Non c’è un nome di punta dietro la macchina da presa, ci sono coloro che firmeranno i loro film in futuro. Ma è lo stesso un provino. E l’adrenalina sale, mandando in tilt la memoria.
Il casting allestito per due giorni all’Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni vede oltre ottanta aspiranti attori in lizza per numerose parti, quelle definite dagli studenti del terzo anno per le loro tesi di fine corso: corti, puntate pilota, le più varie tipologie di prodotto filmato. Si cercano un bambino dai 10 ai 15 anni, una bimba dai 7 ai 9; donne dai 20 ai 50 e uomini fino ai 75. Così si vedono ragazzini, una ventina in tutto, e numerosi adulti alle prese con due tipi di prove attoriali: il monologo di Al Pacino ne L’Avvocato del diavolo, per gli uomini, quello di Emma Stone in Birdman, per le donne.
«Arriva gente da tutta Italia, si sono iscritti da Aosta come da Bologna, molti sono lombardi - spiegano all’Icma, dove Chiara Rosanna ha raccolto cento nominativi - Molti arrivano da scuole di recitazione milanesi, tanti sono doppiatori professionisti che forse sono stanchi di essere soltanto una voce. Nei prossimi mesi vedremo chi ha superato la prova in giro per la città, per girare i cortometraggi». «Abbiamo trovato persone interessanti - raccontano i registi, intenti a coordinare la giornata con la docente di casting direction Cristina Proserpio - E’ la nostra prima esperienza e ci troviamo davanti gente del settore accanto a studenti di recitazione della nostra stessa scuola. Da metà marzo a maggio partiranno le riprese».
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