IL PERSONAGGIO
Dal Liberty varesino al linciaggio sul web
L’uomo che ha filmato e postato l’agonia di un giovane schiantatosi in motorino è Andrea Speziali: la scorsa estate curò la mostra su Sommaruga al Grand Hotel Campo dei Fiori
Ha filmato l’agonia di un ventiquatrenne che, in sella al proprio motorino, s’era appena schiantato contro un albero nella notte tra sabato 21 e domenica 22 ottobre. Quindi ha postato quel filmato in diretta, scatenandosi addosso lo sdegno e la riprovazione - tradotto: insulti e minacce - di quanti gli hanno rinfacciato di non aver avuto rispetto di un agonizzante.
Andrea Speziali a Varese è stato il curatore della recente mostra su Giuseppe Sommaruga, evento che, la scorsa estate, ha portato alla riapertura del Grand Hotel Campo dei Fiori.
La gradita conseguenza di quella mostra, organizzata, con Vittorio Sgarbi, dall’eclettico immobiliarista riccionese, esperto di Liberty, fu proprio la riapertura al pubblico dell’albergo del Campo dei Fiori nel quale, solo pochi mesi prima, erano state ospitate le riprese del remake di Suspiria.
Speziali, che ha 29 anni, già candidato sindaco in una lista civica di Riccione, la stessa notte tra sabato e domenica ha postato quelle immagini sul suo profilo e su una pagina di Facebook da cui è stato “bannato”.
La stessa Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un’indagine contro ignoti per la pubblicazione d’immagini raccapriccianti e per l’eventuale omissione di soccorso. Da verificare è infatti la frase riportata da Speziali per accompagnare il filmato: «Chi mi segue chiami i soccorsi». Come dire: sto riprendendo, chiamate voi l’ambulanza, ovunque vi troviate.
GLI SVILUPPI DELL’INCHIESTA
Del resto Speziali proprio ieri mattina, lunedì 23 ottobre, è stato sentito dalla Polizia stradale di Rimini.
Accompagnato al comando dal padre, il ventinovenne ha raccontato di non essere stato il primo ad arrivare sul luogo dell’incidente, che i soccorsi erano già stati chiamati da un tassista e da altre persone prima di lui.
In ogni caso, saranno le celle telefoniche e le registrazioni delle telefonate, oltre ai video di alcune telecamere in strada, a ricostruire quello che è accaduto immediatamente dopo lo schianto fatale.
Tutto il materiale telefonico, il video postato su Facebook, i fotogrammi delle telecamere di sicurezza e la testimonianza del tassista, raccolta dalla Polstrada saranno domani mattina a disposizione del procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli, che ha aperto un fascicolo d’indagine anche per pubblicazione di immagini oscene, per ora contro ignoti.
La Procura, infatti, vuole accertare se quel video sul social network rientri nella fattispecie del reato di pubblicazione oscena, laddove per oscene si intendono immagini raccapriccianti e impressionanti.
Il lavoro degli inquirenti sarà quindi quello di valutare se, in base all’articolo 528 del codice penale, alla legge sulla stampa e alle norme sulla diffamazione, l’aver pubblicato su Facebook le foto di un ragazzo agonizzante dopo un incidente stradale, sia di rilievo penale. Per l’ipotesi di omissione di soccorso, invece, gli investigatori confronteranno gli orari delle pubblicazione sul social network e la chiamata di emergenza al 118. Stando al video finito su Facebook, Speziali non è stato il primo ad arrivare, ma i dubbi degli investigatori restano.
«LIBERTY? SARNICO MEGLIO DI VARESE»
All’inizio di settembre, una telefonata alla redazione di Lombardia Oggi, il settimanale della Prealpina, annunciava che Varese sarebbe stata premiata quale città simbolo del Liberty. Al telefono c’era proprio Andrea Speziali, ideatore e fondatore del sito Italia Liberty che però, giusto, pochi giorni fa, dalla sua pagina Facebook, ha invece dichiarato che il premio andrà a Sarnico, comune bergamasco sulle sponde del Lago d’Iseo, già finito alla recente ribalta culturale tra i borghi per l’installazione galleggiante di Christo Yavachev. Un ripensamento, quello di Speziali, repentino ma soprattutto inspiegabile, seppure non quanto l’aver voluto filmare gli ultimi istanti di vita di un giovane per postarli sul web.
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