Riforme
D'Alema contro riforma. Lotti lo attacca: accecato dall'odio
Il braccio destro di Renzi: non ha ottenuto la sua poltroncina
Roma, 6 ott. (askanews) - Duro botta e risposta a distanza tra Massimo D'Alema e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Ospite di Radio anch'io, l'ex premier non ha risparmiato ancora una volta le sue critiche alla riforma costituzionale suggerendo a Renzi di "governare il Paese, non andare in giro a fare comizi" in visita del referendum del 4 dicembre. Lamentando l'"intonazione propagandistica" del quesito, D'Alema ha invitato a non "dare grande importanza a questa questione, è chiaro che il governo utilizza tutto il suo potere, più o meno corretto, per tentare di vincere. Ma io credo molto sulla capacità di discernere dei cittadini di non farsi imbrogliare".
Immediata la replica del braccio destro di Renzi. "Se solo l'ex premier Massimo D'Alema non fosse così accecato dalla rabbia e dall'odio personale per non aver ottenuto la sua poltroncina di consolazione potrebbe agevolmente scoprire la realtà", ha ribattuto Lotti in una nota, elencando gli impegni da premier di Renzi in questi ultimi giorni. "Se però D'Alema vuole parlare di risultati del governo - ha proseguito il sottosegretario - potremmo discutere della riforma del mercato del lavoro che lui teorizzò e non realizzò, della riforma delle unioni civili, che lui teorizzò e non realizzò e di molte altre scelte legislative che sicuramente D'Alema avrebbe ben accettato se solo avesse ottenuto una modesta poltrona di consolazione.
Spiace che un autorevole ex leader della sinistra sia così roso dal risentimento. Ma continueremo a ricordare con affetto la stagione dalemiana delle battaglie riformiste rottamate oggi dalla rabbia e dall'invidia".
© Riproduzione Riservata