LA LEGGE
Dalla messa in piega alla messa in regola
Parrucchieri: da ottobre nuove norme regionali contro la concorrenza sleale
Messa in piega, taglio o colore, a pochi euro dai coiffeur etnici non saranno più un antagonista sgradito ai colleghi varesini.
La Regione ha messo a punto un regolamento per uniformare in tutta la Lombardia questa professione. Obiettivo: combattere il lavoro nero e sconfiggere l'abusivismo. Col regolamento varato dal Pirellone, operativo dal prossimo autunno (dopo l'ok della commissione e i coiffeur avranno dodici mesi per mettersi in regola), la Regione detta i requisiti per poter esercitare la professione. La novità che più farà discutere è l'obbligo della presenza nel negozio di un responsabile tecnico con diploma di specializzazione. Nel caso di assenza per malattia, il sostituto dovrà possedere le stesse competenze. E poi, stop ai laboratori in casa: il servizio a domicilio sarà concesso solo nel caso di malati gravi, o portatori di handicap. Saranno però accordate deroghe per case di cura, carceri, o sfilate di moda. E ancora: obbligo di esporre il listino dei prezzi in vetrina, per assicurare trasparenza ai clienti. I locali del negozio devono rispondere a una serie di requisiti igienico-sanitari, che dovranno essere fissati per regolamento dai Comuni. Spetterà ancora alle amministrazioni locali stabilire gli orari dei saloni. Ma dalla Regione arriva comunque l'alt all'apertura notturna.
Concessa, invece, una differenziazione di orari tra periferie e centro.
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