M5s
Debutto tra startup per Di Maio:priorità giovani e innovazione
Fondi da taglio spesa pubblica e investimenti dell'Ue in deficit
Milano, 25 set. (askanews) - Lasciate a Rimini le divisioni all'interno dell'M5s provocate dalla sua elezione a candidato presidente del Consiglio, Luigi Di Maio cerca di voltare pagina e di calarsi nel nuovo ruolo di capo politico dei pentestellati, precisando di non avere firmato, come ha invece fatto Virginia Raggi, alcun codice di comportamento con penali in caso di inadempienza: "Io in questo momento sono impegnato a cambiare le cose in questo Paese insieme al Movimento 5 stelle. Il nostro obiettivo deve essere questo, il resto non mi interessa" ha tagliato corto il nuovo leader dopo avere incontrato una trentina di giovani piccoli imprenditori delle nuove tecnologie nell'incubatoio milanese Talent Garden.
Un appuntamento non casuale, programmato almeno da quattro giorni, che intende bilanciare l'attenzione alle grandi imprese dimostrato con la partecipazione al forum di Cernobbio e tratteggiare un paio di punti programmatici in vista della corsa per Palazzo Chigi: "La prima uscita da candidato premier del Movimento vuole testimoniare una priorità. La priorità di questo Paese è dare lavoro alle nuove generazioni, ma anche a quelle generazioni che perdono il lavoro per via delle nuove tecnologie e devono essere reinserite in nuove occasioni lavorative. Operare in questa direzione significa creare una smart nation" ha sottolineato Di Maio.
L'obiettivo del Movimento è dunque quello di partire "dai giovani e quindi dall'innovazione" perché, ha sottolineato il vice presidente della Camera, "nel 2025 il 50% dei lavori in italia diventerà creativo, il 60% di quelli che conoscete si trasformerà". Uno dei principali problemi di chi andrà al governo, a suo parere, sarà allora "quello di fare investimenti nei settori innovativi delle nuove tecnologie per dare lavoro ai giovani che sono andati all'estero e i giovani che stanno adesso diplomandosi o laureandosi".
Per farlo servono però finanziamenti importanti che per Di Maio "si possono recuperare da varie parti: dalla spending review che in questo Paese non è mai stata fatta seriamente, ma soprattutto, se ne avremo bisogno, chiederemo anche all'Europa di fare investimenti in deficit. Lo fanno Francia e Spagna, non vedo perché non dovremmo farlo noi". Un esempio è quello del "milione di auto elettriche" che l'M5s vorrebbe circolassero in Italia "entro il 2020". Servirebbe a questo scopo "qualche centinaio di milioni di euro, in un Paese - ha osservato - in cui si spendono ancora miliardi di euro per le pensioni d'oro".
Il candidato pentastellato ha inoltre garantito che presenterà la sua squadra cosa di potenziali ministri prima della conclusione della campagna elettorale. Una mossa con la quale pensa da una parte di allontanare il rischio della girandola di assessori che ha caratterizzato la giunta capitolina, dall'altro di neutralizzare con le nomine gli attriti tra le diverse anime del Movimento.
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