IL CASO
Decalogo varesino contro il lavoro nero
Rasizza: «Bollini di qualità e droni nei campi». La proposta di Assosomm si concentra in particolare sul settore agricolo
Una ricetta varesina contro il lavoro nero, piaga tutta italiana che sembra impossibile da debellare: a fornirla è Rosario Rasizza, presidente di Assosomm, l’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, nonché amministratore delegato di Openjobmetis. Il focus - che lancia l’ipotesi di un bollino da apporre sui cibi e dell’utilizzo dei droni - è in particolare sul mondo agricolo e il gruppo propone il suo decalogo per porre fine al caporalato. «Pensiamo sia giunto il momento di ragionare per filiera coinvolgendo finalmente tanto gli operatori nel settore agricolo, quanto le aziende della distribuzione chiamate a contribuire alla creazione di un mercato dove il regime di concorrenza non venga falsato dalla violazione delle norme basilari poste a tutela del lavoratore». Centrale, nella proposta, assicurare alloggi dignitosi ai lavoratori e aumentare i controlli nei campi anche attraverso l’usi dei droni (la tecnologia ha già ampiamente dimostrato l’efficacia nella ricognizione area). Ultimo, avviare un tavolo di discussione per concertare nuove soluzioni che coinvolga le organizzazioni datoriali e sindacali dell’agricoltura con organizzazioni datoriali e sindacali della somministrazione.
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