LA TRATTATIVA
Nuovo Varese, fumata grigia
Chiuso il summit a Palazzo Estense: Zangari si fa da parte, ma poi la mediazione del sindaco riapre i giochi. Unica certezza il ruolo forte di Ricky Sogliano che avrebbe scelto di affidarsi a Bruno Limido
Ancora attesa prima di conoscere il nuovo volto del Varese. Si è concluso con una fumata nera l'ennesimo summit a Palazzo Estense per chiarire i contorni della nuova società biancorossa.
Già, perché contrariamente a quanto paventato intorno alle 12, con l'uscita di scena dei rappresentanti di Zangari, la trattativa tra le due parti "forti" (quest'ultimo e Paolo Sudanti) non è chiusa e anzi sono previsti nuovi incontri a breve, data la vicinanza delle scadenze importanti.
Confermate le "bombe" anticipate sabato 25 da Prealpina. Rispetto alla riunione fiume di giovedì, infatti, il quadro è mutato e il nuovo Varese era sul punto di nascere con una compagine diversa da quella che si era profilata in un primo tempo. Semplicemente perché Paolo Sudanti, con al fianco Ricky Sogliano, ha tentato di assumere in gran parte l’onere economico della nuova società. Finendo con l’escludere la presenza in veste di finanziatore di Salvo Zangari. A Zangari, che nell'incontro in corso era rappresentato dall'avvocato Eugenio Piccolo e da Andrea Gambini, è stata proposta una partecipazione alla società (con quote, pare, addirittura maggiori rispetto a quanto pattuito in precedenza) ma senza alcun potere decisionale. A questo punto l'uscita di scena: "Proposta irricevibile, auguriamo la migliore fortuna possibile al nuovo Varese, con il rammarico dell'impegno che eravamo disposti ad assumerci". Leggasi la presidenza alla quale aspirava l'imprenditore del settore informatico già a capo della Pro Sesto, sempre in serie D.
Tutto finito? Tutt'altro, perché dopo un'ora la riunione si è chiusa ma il sindaco Attilio Fontana, in sala con il braccio destro Carlo Passera e l'entourage di Sudanti, ha spiazzato tutti rivelando di una sua ulteriore mediazione per cercare di ricucire lo strappo e riportare anche Zangari nella futura compagine.
Prima ancora di Piccolo e Gambini si erano già allontanati Sogliano e Spartaco Landini (altro ex dirigente biancorosso e amico personale di Ricky, possibile ulteriore innesto in seno alla società?), ma in questo caso non si tratta di un'uscita di scena: Sogliano sarà quasi certamente il braccio esecutivo del Nuovo Varese.
Nel frattempo, si va delineando l’organigramma dirigenziale, al cui vertice ci sarà Bruno Limido, una precisa volontà proprio di Sogliano. Con Limido stanno già lavorando per il nuovo Varese Claudio Capuzzo, in possesso del patentino di direttore sportivo e già segretario del Varese 1910 negli anni passati, e Giorgio Scapini, a lungo responsabile del settore giovanile biancorosso.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, infine, per la panchina si fanno i nomi in primis di Salvatore Iacolino, vero mago della serie D (sei promozioni), e in subordine di Massimo Morgia (due promozioni consecutive) e Stefano Bettinelli.
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