L’ALLARME
Depressione, il disturbo mentale più frequente
È la depressione, seguita dall’ansia, il disturbo mentale più frequente, che incide pesantemente su qualità e durata della vita, «rubando» in media ben 20 anni. A ribadire che la salute è fatta di benessere fisico e anche psicologico è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che, nel Piano per la Salute mentale 2013-2020, appena pubblicato sul sito del ministero della Salute, rilancia la sfida di una «risposta globale» al problema, denunciando che ancora troppe poche persone hanno accesso ai trattamenti. La depressione riporta l’Oms, «è una delle principali cause di disabilità a livello mondiale», più frequente nelle donne e tra le persone disagiate economicamente. Troppo spesso taciuta, ha conseguenze che non vanno sottovalutate, poiché «aumenta del 40, 60 per cento rispetto al resto della popolazione il rischio di morte prematura e riduce l’aspettativa di vita di circa 20 anni». La mortalità tende a essere più elevata non solo perché la depressione aumenta il rischio di suicidio, ma anche perché spesso è accompagnata da «tabagismo, sedentarietà, alimentazione squilibrata, consumo eccessivo di alcol e altre sostanze». Pertanto influisce su altre malattie, quali cancro, obesità e patologie cardiovascolari. A sua volta, inoltre, ne è influenzata: chi è malato tende a deprimersi. Oltre alla depressione, ci sono però anche altri frequenti problemi psicologici: ansia, disturbi bipolari, schizofrenia, dipendenze. «I disturbi mentali - spiega l’Oms - rappresentano di gran lunga la principale categoria di malattie croniche, pari a poco meno del 40 per cento».
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