Deutsche Bank
Deusche Bank, le montagne russe spiegate in 6 punti
Dalla maxi multa alla fuga degli hedge fund
Roma, 30 set. (askanews) - All'avvio della seduta di venerdì,
Deutsche Bank crollata di quasi il 9 per cento, mentre il titolo
è sprofondato fin sotto la soglia psicologica dei 10 euro.
Successivamente con il passare delle ore la portata del calo si è andata riducendo, fino ad azzerarsi e nel pomeriggio,
clamorosamente le azioni hanno iniziato a galoppare oltre il 6
per cento. Questa accentuata volatilità è causata sia da elementi di "cronaca" che da fattori di fondo.
1 - Cosa che crea allarme tra gli investitori
Deustche Bank è la più grande banca della Germania ed è stata
coinvolta in una serie di scandali dalla crisi finanziaria del
2008, tra cui quello sui mutui subprime e quello che aveva
riguardato molte banche internazionali sulle manipolazioni dei
cambi valutari. Nelle ultime settimane l'allarmismo degli
operatori è stato riacceso dalla maxi multa reclamata dalle
autorità Usa sui contenziosi su mutui risalenti al 2008.
Inizialmente son stati chiesti 14 miliardi di dollari. Ma ora
secondo indiscrezioni gli Usa potrebbero ridimensionare la
richiesta a 5,54 miliardi, ed è questo che ha guidato l'altalena
di oggi. La Banca potrebbe comunque incontrare difficoltà nella raccolta dei fondi eventualmente supplementari, dato l'attuale contesto di bassa redditività e elevata turbolenze sul mercato.
2 - Cosa ha innescato l'ultimo crollo
Nel corso della seduta di giovedì, hanno iniziato a circolare
concordanti indiscrezioni di stampa secondo cui un crescente
numero di investitori rilevanti e fondi speculativi americani,
soprattutto hedge fund, avrebbero deciso di ridurre o chiudere le loro rispettive esposizioni sulla banca, ritirando i loro fondi. Deutsche Bank ha reagito con una lettera ai dipendenti
dell'amministratore delegato John Cyran, che assicura sulla
"stabile posizione finanziaria" della banca.
3 - La solidità finanziaria
Deutsche Bank è tra gli istituti usciti meno bene dagli ultimi
stress test condotti dalle autorità europee. Nella simulazione
sulla resistenza di bilancio, in caso di scenario avverso il suo
coefficiente patrimoniale di base (Cet1) si ridurrebbe al 7,8 per cento degli attivi, a fronte dell'11,1 per cento cui si attestava a fine 2015 e del 12,1 per cento stimato a fine 2018 in caso di scenario di base.
Cyran ha però insistito sul fatto che la banca "è ben attrezzata
contro fasi difficili".
5 - Perché la tensione ha contagiato altre banche e mercati
In uno studio del giugno scorso, il Fondo monetario
internazionale ha definito Deutsche Bank come "il più grande
contributore netto ai rischi sistemici nel sistema finanziario
globale, seguita da Hsbc e Credit Suisse".
Il valore complessivo delle sue attività raggiunge 1.600 miliardi
di euro, facendone una delle più grandi banche del mondo e ben
più sviluppata di quanto fosse Lehman Brothers, la banca il cui
crack fece precipitare la crisi finanziaria nel 2008.
Da tempo si sollevano interrogativi sulla sua esposizione al
settore dei contratti derivati, segmento non proprio trasparente.
Nel bilancio 2015 la banca quantificata a 46.000 miliardi di
dollari, 13 volte il Pil della Germania, la sua esposizione
lorda. Nell'ipotesi, comunque improbabile, di 100% di perdite a
tutto campo ne deriverebbe un rosso da 52 miliardi.
5 - In casi estremi lo Stato tedesco elargirebbe aiuti
Al di là di tutte le smentite ufficiali di piani in tal senso,
vista l'indiscutibile rilevanza sistemica di Deustche Bank, in
casi estremi con ogni probabilità la Germania, se non tutta l'Ue
tramite in fondo anticrisi Esm, interverrebbero. Ma c'è da
chiedersi quanto ci vorrebbe prima di fari decidere, perché ci
sono non pochi problemi politici a muoversi in tal senso.
Innanzitutto l'ostilità dell'opinione pubblica tedesca ai
salvataggi delle banche, e la Germania terrà le elezioni generali il prossimo anno.
Poi i possibili attriti diplomatici dopo che lo scorso luglio il
ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble si è opposto all'idea
che l'Italia potesse elargire aiuti per Mps.
E Berlino ha appena smentito formalmente di aver mai studiato
piani simili. Il prestigioso settimanale Die Zeit ha invece
riferito che la Germania ha discusso un possibile intervento in
caso di scenari estremi, anche con le autorità europee.
6 - Cosa succede in borsa
Si tratta di uno degli aspetti più difficili da anlizzare. Basti
sapere che solo oggi, in avvio di sedeuita, il titolo Deustche
Bank è arrivato a sfiorare il meno 9 per cento. Successivamente,
in assenza di sviluppi di rilievo, o almeno di sviluppi noti al
grade pubblico, ha invertito la rotta con incursioni al rialzo.
Rspetto ai valori di un anno fa è stato accumulatto un calo i
oltre il 50 oper cento e l'attuale livello di capitalizzaizone,
poco sopra i 14 miliardi di euro è simile a quella del social
newtork Twitter.
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